Simonelli: “Stop al Decreto Crescita penalizza il calcio italiano”

Ezio Simonelli, presidente della Lega di Serie A, discute l’impatto del Decreto Crescita e delle restrizioni sul gioco digitale sul calcio italiano.

Nel corso di un’intervista al podcast di Panorama, Ezio Simonelli, presidente della Lega di Serie A, ha espresso preoccupazioni significative riguardo a due questioni che stanno influenzando il calcio italiano: la cessazione del Decreto Crescita e le restrizioni sulla pubblicità del gioco digitale. Le sue parole hanno suscitato un dibattito acceso tra gli appassionati e gli addetti ai lavori.

Il Decreto Crescita e il suo impatto

Simonelli ha sottolineato l’importanza del Decreto Crescita per il calcio italiano, affermando che “è stato un grande beneficio fiscale per le società, permettendo di portare in Italia tanti giocatori importanti”. Ha citato l’Atalanta e l’Inter come esempi di squadre che hanno tratto vantaggio da questa normativa, con l’Atalanta che ha vinto l’Europa League e l’Inter che è arrivata in finale. Tuttavia, con la fine del decreto, Simonelli ha espresso incertezza sul suo futuro, auspicando che il settore possa ricevere supporto in qualche modo.

Le restrizioni sul gioco digitale

Un altro tema caldo affrontato da Simonelli riguarda le restrizioni sulla pubblicità del gioco digitale. Secondo il presidente, “l’inibizione della pubblicità del gioco legale ha promosso quello illegale”, penalizzando le squadre italiane rispetto ai club esteri. Simonelli ha espresso la speranza che questa normativa venga presto rivista, evidenziando gli effetti negativi che ha avuto sul mercato libero.

La salute della Serie A secondo Simonelli

Nonostante le sfide, Simonelli ha trovato una Lega di Serie A efficiente e ben organizzata. Ha elogiato la professionalità e l’armonia tra le venti società, dichiarandosi soddisfatto del lavoro svolto, anche se il giudizio finale spetta ad altri. Le sue parole riflettono un impegno costante per migliorare il calcio italiano, nonostante le difficoltà normative.