Il calciomercato estivo si accende con una delle trattative più intriganti che vede protagonista l’Atalanta e il suo attaccante di punta, Matteo Retegui. Il capocannoniere della scorsa stagione si trova al centro di un’accesa contesa tra l’ambizione di rimanere in Serie A con la prestigiosa maglia del Milan e una proposta economica straordinaria proveniente dall’Arabia Saudita.
Il bivio di Retegui
Matteo Retegui, dopo una stagione da assoluto protagonista che ne ha consolidato il valore, si trova di fronte a una scelta cruciale per la sua carriera. Da un lato, l’Al-Qadsiah, club della Saudi Pro League, ha messo sul piatto un’offerta economica di notevole entità, stimata tra i 50 e i 60 milioni di euro, una cifra che sta facendo riflettere sia la società bergamasca che il giocatore stesso. Questa proposta rappresenta una tentazione finanziaria difficilmente ignorabile. Dall’altro lato, il Milan manifesta un interesse concreto a mantenere il centravanti in Serie A, offrendo la possibilità di vestire una maglia di grande prestigio e di continuare a competere ai massimi livelli nel calcio europeo. Retegui, consapevole dell’importanza di questa decisione, sta prendendo tempo per analizzare ogni aspetto, con una particolare attenzione alle implicazioni sportive che tale scelta potrebbe avere sul suo percorso, anche in ottica Nazionale.
La strategia del Milan
Il Milan, nonostante la forte pressione esercitata dal club saudita, sta preparando una contromossa per assicurarsi le prestazioni di Matteo Retegui. Il club rossonero considera l’attaccante italo-argentino il profilo ideale per rafforzare il proprio reparto offensivo e creare una sana competizione interna. L’Atalanta, che aveva acquisito Retegui dal Genoa per circa 22 milioni di euro più bonus appena un anno fa, valuta ora il proprio gioiello almeno 50 milioni di euro, una cifra che riflette la sua crescita esponenziale e il suo status di capocannoniere. Il Milan, tuttavia, parte da una valutazione leggermente inferiore, attestandosi intorno ai 40 milioni di euro. Questa differenza di circa 10 milioni di euro richiederà un lavoro diplomatico e negoziale attento da parte del club milanese per avvicinarsi alle richieste della Dea e trovare un punto d’incontro che possa soddisfare entrambe le parti, rendendo la trattativa particolarmente complessa e avvincente.
Il precedente De Ketelaere
Le relazioni tra Milan e Atalanta sono state caratterizzate da un precedente positivo nel recente passato, con la riuscita operazione che ha portato Charles De Ketelaere a Bergamo. Questa collaborazione di successo potrebbe, in teoria, facilitare un nuovo accordo per Retegui, creando un clima di fiducia reciproca tra le due dirigenze. Tuttavia, l’irruzione dell’offerta faraonica proveniente dall’Al-Qadsiah complica notevolmente lo scenario. La proposta saudita, con cifre che superano di gran lunga quelle messe sul tavolo dal Milan, rappresenta un ostacolo significativo.