Da Kessié e Hojlund fino a Retegui: Atalanta, il modello plusvalenze funziona

Atalanta, maestra delle plusvalenze: Retegui, Hojlund, Koopmeiners, Kessié le tutte le cessioni record della Dea.

La cessione di Mateo Retegui all’Al-Qadsiah per 68 milioni di euro rappresenta l’operazione più recente e di grande impatto per le casse nerazzurre. L’attaccante italo-argentino, arrivato dal Genoa per 24 milioni di euro (bonus inclusi), ha trascorso una sola stagione in Serie A, ma è bastata per mettere a segno 25 reti e conquistare il titolo di capocannoniere.

Hojlund e Romero

Il primato per la plusvalenza più elevata nella storia dell’Atalanta appartiene però a Rasmus Hojlund. L’attaccante danese, acquistato per 17 milioni di euro dallo Sturm Graz, è stato ceduto al Manchester United per 77,8 milioni di euro nell’estate precedente all’operazione Retegui. Un altro esempio significativo è la partenza di Cristian Romero, difensore argentino che nel 2021 è passato al Tottenham per 52 milioni di euro.

Koopmeiners e Kulusevski: affari strategici

Il mercato italiano continua a rappresentare un bacino strategico per le operazioni dell’Atalanta, come dimostrano le cessioni di Teun Koopmeiners e Dejan Kulusevski. Il centrocampista olandese è stato un altro affare sensazionale per la Dea: acquistato per meno di 15 milioni di euro dall’AZ Alkmaar è stato venduto alla Juventus nell’estate 2024 per 58,4 milioni di euro. Prima di lui, Dejan Kulusevski, cresciuto nel vivaio atalantino e affermatosi durante il prestito al Parma, ha fruttato 39 milioni di euro dalla sua cessione sempre alla Juventus.

Kessié, il precursore del “metodo Percassi”

Tra i primi esempi di successo del “metodo Percassi” c’è Franck Kessié. Il centrocampista ivoriano, arrivato in sordina dalla Stella d’Abidjan, è maturato in modo esponenziale sotto la guida di Gian Piero Gasperini. La sua cessione al Milan nel 2017 per 32 milioni di euro rappresentò uno dei primi colpi di mercato di grande risonanza del nuovo corso societario.