Oggi Bergamo si prepara a vivere un appuntamento che va oltre la semplice partita: il Trofeo Achille e Cesare Bortolotti. Questo evento, profondamente radicato nella storia nerazzurra, non è solo un test pre-campionato, ma un vero e proprio tributo a due figure che hanno plasmato l’identità dell’Atalanta. Per i tifosi, è un’occasione per riconnettersi con le radici del club e celebrare una tradizione che si rinnova di anno in anno.
Le radici di un simbolo nerazzurro
La storia del Trofeo Bortolotti affonda le sue radici nel 1992. Il 30 maggio di quell’anno, si disputò la prima edizione, allora intitolata unicamente a Cesare Bortolotti, presidente atalantino scomparso nel giugno 1990. Quella prima manifestazione vide la partecipazione di Juventus e Borussia Dortmund, in un triangolare con incontri da 45 minuti. Pochi mesi dopo, nel dicembre 1992, venne a mancare anche il padre Achille, ex presidente. Fu allora che si decise di unire i nomi dei due Bortolotti, riconoscendo il loro immenso contributo alla causa nerazzurra e legando indissolubilmente il nome della famiglia alle vicende della Dea. Questa continuità storica porta a considerare l’edizione di oggi come la ventisettesima, pur essendo spesso indicata come ventiseiesima.
Il primo trionfo e l’abbraccio indimenticabile
La prima edizione del Trofeo, quella del 30 maggio 1992, rimane scolpita nella memoria dei tifosi. L’Atalanta si impose con un doppio 1-0, superando sia la Juventus che il Borussia Dortmund. Una vittoria che non fu solo un successo sportivo, ma anche un momento di grande emozione. Al fischio finale, il vecchio patron Achille Bortolotti e Glenn Stromberg, che proprio in quell’occasione salutava il calcio giocato, si scambiarono un abbraccio quasi filiale, simbolo di un legame profondo tra la società, i suoi simboli e i suoi campioni. Quel trionfo iniziale pose le basi per una tradizione che avrebbe continuato a onorare la memoria dei Bortolotti.
Un appuntamento immancabile per la Dea
Da quel 1992, il Trofeo Bortolotti è diventato un appuntamento fisso nel calendario atalantino. Con ventisei edizioni già disputate e la ventisettesima in arrivo, il torneo rappresenta un ponte tra passato e presente, un’occasione per celebrare la storia gloriosa del club e per guardare al futuro con rinnovato entusiasmo. È un simbolo della continuità e della passione che animano la famiglia nerazzurra, un evento che ogni tifoso attende con impazienza per rivivere le emozioni e i valori che i Bortolotti hanno saputo infondere nell’Atalanta.