La prima giornata di campionato ha visto l’Atalanta affrontare il Pisa in una sfida conclusasi con un pareggio che ha lasciato un sapore agrodolce ai nerazzurri, consapevoli delle opportunità non concretizzate. Al termine dell’incontro, Giorgio Scalvini ha offerto una lucida analisi della prestazione della squadra, delineando il percorso di crescita e le ambizioni future.
L’analisi di Scalvini: un primo tempo in salita e la reazione della Dea
Il difensore atalantino ha riconosciuto le difficoltà iniziali, attribuendo al Pisa un avvio di gara particolarmente energico e fisico. “Il Pisa ha imposto subito un ritmo elevato, mostrando grande fisicità,” ha commentato Scalvini, sottolineando come la Dea abbia faticato a trovare la fluidità nel gioco, pur senza subire eccessivamente. Questa fase iniziale, caratterizzata da una certa rigidità, ha richiesto un cambio di passo che si è manifestato pienamente nella ripresa. La squadra avversaria ha dimostrato di saper mettere in campo una strategia aggressiva, capace di mettere in difficoltà i meccanismi ancora in fase di rodaggio dell’Atalanta, evidenziando la necessità per i nerazzurri di adattarsi rapidamente alle nuove richieste tattiche e di trovare maggiore scioltezza fin dal fischio d’inizio.
La svolta nella ripresa e la solidità del gruppo
La svolta è arrivata nel secondo tempo, quando l’Atalanta ha mostrato un volto diverso, più sciolto e propositivo. “Nella seconda parte della partita, eravamo decisamente più liberi, riuscendo a costruire meglio e a creare occasioni significative,” ha spiegato Scalvini, indicando questa reazione come il punto di partenza per il futuro. Nonostante le nuove direttive tattiche introdotte dal tecnico, il gruppo ha dimostrato una solida coesione. “Non vedo alcun problema di coesione; la squadra è unita, con molti elementi di esperienza che trasmettono la giusta mentalità,” ha affermato il giovane difensore, evidenziando uno spirito di squadra già ben radicato, nonostante la necessità di affinare alcuni automatismi. Questa capacità di reagire e di trovare nuove soluzioni in corso d’opera è un segnale positivo per la stagione, dimostrando che, al di là delle difficoltà iniziali, la mentalità vincente e la compattezza del gruppo sono elementi su cui costruire.
Obiettivi personali e di squadra: il recupero e il sogno azzurro
Scalvini ha anche toccato temi personali e di squadra, esprimendo soddisfazione per il recupero fisico dopo una stagione complessa. “Mi sento in ottima forma, ho lavorato duramente per tornare al meglio e le sensazioni sono positive,” ha dichiarato. Un momento di gioia è stato il gol di Gianluca Scamacca, anch’egli reduce da un periodo difficile. “Sono davvero felice per Gianluca; segnare dopo tanto tempo è stato cruciale per lui e per noi,” ha aggiunto, sottolineando l’importanza di questi segnali positivi per il morale e la fiducia di entrambi i giocatori. Riguardo alle sue ambizioni personali, il difensore ha ribadito la priorità del club: “La maglia azzurra è un sogno, ma l’Atalanta viene prima di tutto. Solo attraverso prestazioni eccellenti qui potrò aspirare alla Nazionale.”