L’Atalanta si trova al centro di un’analisi approfondita da parte di Arrigo Sacchi, ex tecnico di fama internazionale, che ha delineato un quadro di profondo cambiamento per la squadra bergamasca. Le sue considerazioni, rilasciate sull’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, pongono l’accento su una vera e propria “rivoluzione” in atto, innescata dal cambio di guida tecnica. Questo passaggio cruciale, che vede l’arrivo di Juric al posto di Gasperini, rappresenta il fulcro delle operazioni di mercato e delle aspettative future per la Dea, con implicazioni significative sul percorso che la squadra dovrà affrontare per mantenere i suoi standard elevati.
La svolta tecnica dell’Atalanta secondo Sacchi
Arrigo Sacchi ha offerto una prospettiva chiara e incisiva sul futuro dell’Atalanta, definendo il momento attuale come l’inizio di una “rivoluzione”. L’ex allenatore ha sottolineato la complessità di replicare i successi ottenuti sotto la gestione di Gian Piero Gasperini, un’impresa che considera “praticamente impossibile”. Sacchi ha identificato in Juric il nuovo timoniere della Dea, un cambio che, a suo dire, richiederà un periodo di assestamento. “L’Atalanta ha avviato una rivoluzione con Juric. Credo ci voglia un po’ di tempo per arrivare ancora ad altissimi livelli. Anche se la squadra mi sembra ottima come elementi. Il fatto è che, quando si cambia allenatore, bisogna digerire i metodi di quello nuovo”.
L’eredità di Gasperini e la nuova era Juric
Il passaggio di consegne sulla panchina dell’Atalanta non è solo un cambio di nome, ma una vera e propria ridefinizione dell’identità di gioco, come suggerito dalle parole di Sacchi. L’ex tecnico ha infatti osservato come l’influenza di Gasperini sia già visibile nella sua nuova squadra, la Roma. “Ho seguito l’inizio di stagione della Roma e devo ammettere che la mano di Gasperini si vede. Certi principi di gioco che eravamo abituati ad ammirare nell’Atalanta adesso si ritrovano nella Roma, come ad esempio il pressing offensivo o le verticalizzazioni”, ha affermato Sacchi. Questo commento non solo celebra il lavoro di Gasperini, ma implicitamente sottolinea la sfida che attende l’Atalanta: costruire una nuova identità tattica sotto la guida di Juric, distaccandosi dai principi consolidati che hanno caratterizzato gli anni d’oro recenti. La Dea, pur mantenendo una base di giocatori di valore, dovrà ora assimilare un nuovo approccio, un processo che Sacchi prevede richiederà tempo e pazienza.
Il percorso di adattamento e le ambizioni future
Nonostante la qualità intrinseca della rosa dell’Atalanta, Arrigo Sacchi ha espresso cautela riguardo alle tempistiche per il ritorno ai massimi livelli. La sua analisi si concentra sull’inevitabile periodo di adattamento che ogni squadra deve affrontare quando si trova a “digerire i metodi” di un nuovo allenatore. Questo non è un giudizio sulla qualità degli “elementi” a disposizione, che Sacchi considera “ottima”, ma piuttosto una constatazione sulla complessità del processo di transizione. L’assenza di menzioni specifiche su nuovi acquisti o cessioni di giocatori nell’analisi di Sacchi rafforza l’idea che il mercato dell’Atalanta, in questa fase, sia principalmente incentrato sulla riorganizzazione interna e sull’integrazione della visione di Juric. Le ambizioni della Dea rimangono alte, ma il percorso per raggiungerle sarà scandito dalla capacità di assimilare rapidamente i nuovi dettami tattici e di ritrovare quella coesione che ha reso l’Atalanta una delle squadre più ammirate del campionato.