Il palcoscenico europeo si riaccende a Bergamo con un appuntamento che sa di riscatto per l’Atalanta. La Dea si prepara ad affrontare il Club Bruges, la stessa formazione che, lo scorso febbraio, pose fine al cammino continentale nerazzurro. Questa volta, l’obiettivo è chiaro: conquistare la vittoria, ma con la consapevolezza di dover gestire l’emozione della rivincita con calma e lucidità.
L’eliminazione della scorsa stagione
La sconfitta per 3-1 subita a Bergamo nella passata stagione contro il Bruges è un ricordo ancora vivo, un match che vide un’Atalanta in difficoltà, colpita dalle ripartenze avversarie. Da quell’episodio, la squadra ha tratto insegnamento. Sotto la guida di Ivan Juric, il gruppo ha lavorato intensamente su una maggiore compattezza difensiva, un pressing più ragionato e una solida identità tattica. Il tecnico ha più volte sottolineato l’importanza dell’equilibrio, pretendendo sacrificio da ogni giocatore pur mantenendo un approccio offensivo con tre punte.
Le caratteristiche del Bruges
Il Club Bruges, guidato da Hayen, si presenta con le sue caratteristiche consolidate: intensità, scambi rapidi e qualità sugli esterni. Nonostante l’assenza del portiere Mignolet e di altri protagonisti della scorsa annata, la formazione belga può contare su elementi come Tzolis e Vanaken, capaci di fare la differenza. Sebbene il loro allenatore abbia ammesso una condizione fisica non ottimale, la squadra ha dimostrato in campionato di poter sostenere ritmi elevati.
Atalanta 2.0
L’Atalanta di Juric, definita “Atalanta 2.0”, è chiamata a mostrare maturità e capacità di gestire i vari momenti della partita. Dopo il 4-0 subito a Parigi, una vittoria sarebbe fondamentale per rimettere in carreggiata il percorso europeo. L’imperativo è “vincere con giudizio”, alzando l’intensità senza commettere le ingenuità che in passato sono costate care. Non è una sfida da dentro o fuori, ma un successo sarebbe cruciale per la classifica e il morale.
Il ruolo di Sulemana nell’Atalanta
Un ruolo chiave in questa sfida sarà quello di Kamaldeen Sulemana. L’ex Southampton ha già dimostrato la sua capacità di spaccare le partite con accelerazioni fulminanti. Juric ne esalta anche la dedizione nella fase difensiva, definendolo “perfetto anche nella fase difensiva, il suo lavoro sporco lo fa sempre”. La sua “doppia anima”, fatta di estro in ripartenza e sacrificio senza palla, sarà un fattore determinante per superare la resistenza del Bruges. L’Atalanta si gioca la possibilità di dimostrare di aver imparato dalle esperienze passate, trasformando la voglia di rivincita in un risultato concreto e convincente.