La tensione era palpabile all’81° minuto di gioco, quando l’arbitro, dopo un’attenta revisione al VAR, ha concesso un calcio di rigore alla Roma per un evidente fallo di mano commesso da Mandi. Un’occasione d’oro per i giallorossi per sbloccare o consolidare il risultato, ma ciò che ne è seguito è stato un susseguirsi di eventi incredibili. Il primo a presentarsi sul dischetto è stato Dovbyk, che ha calciato con decisione ma ha fallito l’esecuzione. La sua conclusione è stata respinta dal portiere, ma l’arbitro ha immediatamente segnalato la ripetizione del tiro. La decisione è stata motivata dalla presenza di due giocatori all’interno dell’area di rigore prima del fischio, uno dei quali ha intercettato la respinta del portiere, rendendo nulla l’azione e prolungando l’agonia dei tifosi presenti e di quelli collegati da casa.
Secondo e terzo tentativo
Con la pressione alle stelle, Dovbyk si è ripresentato sul dischetto per il secondo tentativo. La sua esecuzione, tuttavia, si è rivelata ancora meno efficace della precedente, con il portiere Ozer che è riuscito a parare nuovamente. Anche in questo caso, però, l’arbitro è stato costretto a intervenire, ordinando una nuova ripetizione del rigore. La motivazione era chiara: il portiere Ozer aveva lasciato la linea di porta con un anticipo di circa un metro prima che il pallone venisse calciato, contravvenendo alle regole. A questo punto, con Dovbyk visibilmente scosso dai due errori consecutivi, è stato Soulé a prendere in mano la situazione, dimostrando intraprendenza e coraggio nel volersi assumere la responsabilità. Purtroppo per lui e per la sua squadra, la sua iniziativa non ha avuto l’esito sperato. Il tiro di Soulé è risultato debole e privo di angolazione, permettendo a Ozer di effettuare una parata relativamente agevole, questa volta alla sua destra, mettendo fine a una sequenza di rigori che difficilmente verrà dimenticata.
Riecheggiano le parole di Gasp
Circa un anno fa, Gasperini aveva avuto altri problemi con i rigoristi della sua squadra. In questo caso con Lookman che sbagliò un rigore e Gasperini lo apostrofò come “Il peggior rigorista che io abbia mai visto”. La storia si ripete.