Maldini e Lookman: futuro incerto all'Atalanta
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Atalanta, che fine ha fatto Maldini? La concorrenza è lunga, ma c’è altro

L’inizio di Serie A sembrava presagire un ruolo da protagonista per il giovane figlio d’arte, ma le ultime partite raccontano un trend diverso. Maldini, nelle gerarchie del tecnico Juric, sembra aver perso posizioni.

Da titolare a “desaparecido”. È il riassunto dei primi due mesi della nuova stagione di Daniel Maldini, sbarcato per la prima volta a Bergamo nel febbraio 2025. L’inizio di Serie A sembrava presagire un ruolo da protagonista per il giovane figlio d’arte, ma le ultime partite raccontano un trend diverso. Maldini, nelle gerarchie del tecnico Juric, sembra aver perso posizioni. Il rischio di dover vivere un’altra stagione di transizione sembra essere attualmente molto forte. Come si sa, però, nel calcio può cambiare tutto in un batter d’occhio.

Il cambiamento

Maldini è partito titolare nelle prime due partite della nuova Serie A. Juric lo ha schierato dall’inizio sia nel match di apertura contro il Pisa, sia nella prima trasferta contro il Parma. In entrambe le gare, Maldini ha giocato sulla trequarti al fianco di Charles De Ketelaere. Il classe 2003 ha così raccolto subito 136 minuti: 71 con il Pisa e 65 con il Parma. Poi, però, è cambiato tutto. Maldini è partito sempre dalla panchina e con la Juventus non ha neanche visto il terreno di gioco. Con il Lecce è stato impiegato per 15 minuti, con il Torino per 4 (nonostante la squadra fosse ampiamente in vantaggio) e con il Como per 16. Cosa è successo? È difficile dirlo con certezza, ma guardando all’ultimo periodo sembra esserci un chiaro fattore: la crescita della concorrenza. Il primo indiziato è Kamaldeen Sulemana, che nelle prime due partite è sempre subentrato proprio a Maldini e che nelle ultime gare ha decisamente alzato i giri del motore. Il ghanese tra l’altro ha impiegato pochissimo tempo per lasciare il segno: già due gol e un assist in Serie A. Poi c’è anche la salita di Lazar Samardzic, che resta un giocatore dal talento e dalla tecnica cristallina quando è in condizione. In questo contesto si inserisce anche il reintegro in rosa di Ademola Lookman. Inizialmente fuori rosa e poi riabbracciato, Lookman resta comunque un uomo pericoloso e ben integrato dentro il sistema Atalanta. Ecco così una concorrenza molto più folta lì davanti.

Ci sarà spazio?

In una lunga lista di giocatori, che devono spartirsi un paio di posti, Maldini è retrocesso nelle gerarchie di Juric. Il trequartista italiano ha già avuto diverse opportunità all’inizio di stagione da titolare, gara di Champions col PSG compresa, dove ha perso un pallone avvelenato. Il punto resta questo: Maldini deve ancora crescere nella capitalizzazione delle occasioni. Deve provare a essere più incisivo, anche quando gli viene concesso poco spazio. Il ragazzo compirà 24 anni tra qualche giorno e il tempo per maturare non gli manca. Dalla sua parte, almeno per ora, ha ancora la fiducia della società. L’Atalanta ha dimostrato di credere fortemente in lui, concretizzando il suo interesse con un investimento mirato nel gennaio scorso. La dirigenza nerazzurra considera il giovane trequartista un elemento chiave per il futuro del club, apprezzandone le qualità tecniche e la visione di gioco. Per Maldini, quindi, la sfida è quella di trovare continuità e concretezza sotto porta. Elementi fondamentali per compiere il definitivo salto di qualità.