Dopo un periodo di appannamento sotto la guida di Ivan Juric, l’Atalanta sembra aver ritrovato la via del gol con l’arrivo di Raffaele Palladino. Secondo l’analisi del giornalista Armando Areniello, il nuovo tecnico ha impresso una svolta alla squadra applicando tre correttivi tattici fondamentali, una vera e propria “cura” per risolvere le difficoltà offensive della squadra.
Verticalità, zone calde e fantasia: i pilastri della nuova Atalanta
L’analisi, condivisa da Areniello sul suo profilo X, delinea una strategia chiara basata su tre regole. La prima consiste in una ricerca immediata della verticalizzazione: non appena si presenta l’occasione, la squadra è chiamata a lanciare il gioco in profondità verso i riferimenti offensivi. Il secondo principio riguarda il posizionamento degli attaccanti, che vengono sistematicamente indirizzati a occupare le cosiddette “zone rosse”, ovvero quelle aree del campo ad alta probabilità di concretizzare un’azione. Infine, il terzo pilastro della cura Palladino è la totale libertà concessa ai giocatori negli ultimi trenta metri. In questa zona cruciale del campo, la fantasia e l’iniziativa individuale hanno la meglio sugli schemi, permettendo ai talenti offensivi di esprimersi senza briglie per creare il pericolo decisivo.
