L’avventura di Ben Godfrey in Inghilterra si è conclusa prima del previsto. Il difensore rientra all’Atalanta dopo l’interruzione anticipata del suo contratto di prestito con lo Sheffield United, club di Championship. L’esperienza si è rivelata deludente, con un impiego molto limitato che solleva interrogativi sul suo futuro a Bergamo.
Bilancio negativo in Championship
Il ritorno in patria non ha portato i frutti sperati per il ventisettenne di York. Con la maglia dello Sheffield United, Godfrey ha collezionato appena quattro presenze, per un totale di poco più di 300 minuti giocati. La sua ultima apparizione in campo risale al 20 settembre contro il Charlton. La decisione di terminare il prestito è stata confermata dall’allenatore Chris Wilder, segnando la fine di un’esperienza iniziata ad agosto e già conclusa. Questo percorso segue un altro prestito, quello all’Ipswich Town nella seconda metà della passata stagione, successivo alle sole cinque partite disputate con la maglia dell’Atalanta.
Poco spazio a Bergamo
Un reintegro nella rosa di Raffaele Palladino appare complicato. Il reparto difensivo dell’Atalanta è attualmente ben fornito, con sei giocatori a disposizione: Kossonou, Scalvini, Hien, Djimisiti, Ahanor e Kolasinac. Anche un eventuale adattamento come esterno di centrocampo sembra un’ipotesi remota, considerando la densità di alternative nel ruolo, ulteriormente rafforzata dal rientro di Mitchel Bakker a gennaio. Per Godfrey, dunque, si profila la ricerca di una nuova sistemazione, che sia un altro prestito o una cessione a titolo definitivo, per trovare la continuità di impiego mancata nelle ultime stagioni.
