Il mercato di gennaio si avvicina e l’Atalanta, su precisa indicazione del tecnico Raffaele Palladino, si sta muovendo per rinforzare la rosa con profili di comprovata affidabilità. Secondo indiscrezioni riportate da La Nazione, l’allenatore nerazzurro cerca giocatori che conoscano già i suoi metodi o che possano adattarsi rapidamente al suo sistema di gioco. In quest’ottica, la dirigenza sta lavorando su due piste principali che portano a Rolando Mandragora della Fiorentina e a un pupillo di Palladino, il difensore Pablo Marí.
Un’idea per il centrocampo: Rolando Mandragora
Il primo obiettivo per la mediana nerazzurra è Rolando Mandragora. Il centrocampista, attualmente in forza alla Fiorentina, è molto apprezzato da Palladino per la sua duttilità tattica e la sua intelligenza in campo. L’operazione potrebbe essere favorita dalla situazione del club viola, che ha la necessità di sfoltire la rosa e liberare spazio salariale, con giocatori come Richardson e Kouamé in uscita, quest’ultimo con un ingaggio particolarmente pesante. L’Atalanta osserva con interesse, pronta a cogliere l’opportunità di inserire un elemento d’esperienza e un mancino di qualità nel proprio centrocampo.
Un fedelissimo per la difesa: l’ipotesi Pablo Marí
Per il reparto arretrato, invece, spunta un nome che rappresenta una vecchia conoscenza di Raffaele Palladino: Pablo Marí. Il difensore spagnolo è stato un pilastro della difesa del Monza sotto la guida del tecnico, che lo considera un leader silenzioso e affidabile. L’Atalanta sta valutando concretamente la possibilità di ricomporre la coppia a Bergamo. L’arrivo di Marí garantirebbe un’alternativa solida in difesa, portando centimetri, esperienza e una profonda conoscenza dei principi tattici dell’allenatore.
L’incastro di mercato con Nicolussi Caviglia
Le strategie dell’Atalanta sono legate anche a dinamiche di mercato esterne, in particolare a una situazione che coinvolge la Fiorentina. Il futuro di Hans Nicolussi Caviglia in viola è incerto. Arrivato in prestito oneroso da 1 milione dal Venezia, il suo riscatto è legato a un obbligo fissato a 7 milioni, che scatterebbe al raggiungimento del 50% delle presenze con un minutaggio minimo di 45 minuti a partita. Un suo possibile ritorno anticipato in Laguna, per poi essere girato ad un’altra squadra, potrebbe creare un effetto domino. Questa mossa, infatti, alleggerirebbe il monte ingaggi della Fiorentina, aprendo potenzialmente la strada alla cessione di Mandragora e facilitando così la trattativa con l’Atalanta.




