Atalanta-Sassuolo, Juric: “Sono sorpreso e non mi spiego il crollo. Fischi giusti”

È pesante il tonfo dell’Atalanta registratosi questo pomeriggio. I nerazzurri di Ivan Juric hanno perso in casa per 3-0 contro il Sassuolo e prolungato il digiuno di vittorie in Serie A. I tre punti mancano, per la precisione, dal 21 settembre. La prestazione ribalta la positività che aveva cominciato ad aleggiare dopo il successo contro il Marsiglia in Champions e sorprende il tecnico dell’Atalanta. In conferenza stampa, Juric ha confessato tutto il suo malumore.

Le dichiarazioni

Juric ha dichiarato di non aver trovato un perché alla sconfitta casalinga contro il Sassuolo: “Sono sorpreso perché contro il Marsiglia avevamo giocato molto bene. Oggi non mi spiego questo crollo, ma quando giochi tante partite diventa anche più difficile ripetersi. Mercoledì è stata una grande botta di adrenalina, una grande reazione dopo tanti giorni di lavoro. Tuttavia oggi non abbiamo giocato bene la partita: sono stati veloci e concentrati i giocatori del Sassuolo”. Juric ha commentato anche la situazione punte, che dopo un avvio sprint faticano a bucare la rete avversaria: “Stiamo vivendo una situazione difficile: soprattutto quando non fai goal. Oggi abbiamo rivisto anche Scamacca che ha giocato una trentina di minuti: speriamo in futuro di vedere sia lui che Nikola al pieno della loro forma”.

La reazione alle contestazioni

Al triplice fischio, i tifosi dell’Atalanta hanno sfogato tutto il loro malumore. Una situazione che Juric ha spiegato di comprendere: “Penso che i fischi siano stati giusti. I tifosi ci hanno sempre sostenuto per tutta la gara. Abbiamo fatto una prestazione non all’altezza e la loro reazione è stata legittima”. Infine, il tecnico si è espresso così sulle sue responsabilità relative alla sconfitta: “C’è sempre la responsabilità dell’allenatore nel bene e nel male. Mi disturba emotivamente vedere giocatori che prima offrivano certe prestazioni e invece adesso sono di nuovo calati: per esempio come è accaduto tra Milan, Marsiglia, Udine e oggi. Ogni partita sicuramente è diversa l’una dall’altra, ma ovviamente quando le cose non girano le responsabilità ricadono sull’allenatore”.