Salernitana: raffaele e capomaggio caricano per la serie c
Home > Calcio > Palladino può sorridere: l’Atalanta ora è (quasi) al completo

Palladino può sorridere: l’Atalanta ora è (quasi) al completo

Per il tecnico si apre un mese subito cruciale: tante gare in programma, con la soddisfazione però dei numerosi rientri

Raffaele Palladino, accettando la panchina dell’Atalanta, dice sì anche ad una serie di altre sfide. Per esempio quella di rivitalizzare Lookman e i due bomber a secco ormai da settimane, quella coppia Scamacca-Krstovic che con Juric non è mai decollata. Per il nuovo tecnico adesso è il momento di progettare un’Atalanta all’assalto, sul vero modello gasperiniano di cui è uno degli allievi più conosciuti.

L’ex tecnico viola potrebbe rimettere Ademola al centro del villaggio, e pazienza per le voci di mercato che vorrebbero il nigeriano lontano da Bergamo già a gennaio: finché avrà il nerazzurro addosso, Lookman potrebbe fare la differenza. O almeno questo è ciò in cui confida Palladino. Qualcosa di più concreto, invece, è già arrivato dall’infermeria ed è la vera buona notizia per il nuovo allenatore della Dea: sono rientrati dalle nazionali tutti gli atalantini protagonisti delle qualificazioni mondiali in giro per il pianeta: Bellanova, Carnesecchi e Scamacca con l’Italia, Djimsiti con l’Albania, lo stesso Lookman con la Nigeria e Samardzic con la Serbia. Ma anche Zalewski (Polonia), Kolasinac (Bosnia), Pasalic (Croazia), Krstovic (Montenegro), De Ketelaere (Belgio) e Hien (Svezia). Oggi sarà il giorno degli ultimi due rientri, quelli di Kossounou e Sulemana dal continente africano, poi Palladino avrà finalmente il gruppo al completo per gli ultimi, decisivi allenamenti verso il Napoli. Unica eccezione? Il lungodegente Bakker, per il quale si dovrà ancora aspettare.

L’Atalanta torna al completo e pare aver superato l’emergenza infortuni che aveva caratterizzato alcune settimane della gestione Juric (ricordate la sfida contro la Juve?). Ora, a Napoli, Palladino può progettare subito un colpaccio da Dea. Di quelli in stile Gasperini, appunto.