L’Atalanta continua a investire sul futuro con un’operazione di mercato che ha catturato l’attenzione degli addetti ai lavori e dei tifosi. Il 4 luglio, la Dea ha ufficializzato l’acquisto di Honest Ahanor, giovanissimo difensore classe 2008 proveniente dal Genoa. Un’operazione che testimonia la visione a lungo termine del club bergamasco, pronto a scommettere su talenti purissimi con un esborso economico significativo, proiettando il giovane nel contesto della prima squadra e delle sue ambizioni.
Investimento record
L’arrivo di Honest Ahanor a Bergamo rappresenta un segnale forte da parte della società nerazzurra. Per assicurarsi le prestazioni del promettente difensore, l’Atalanta ha versato nelle casse del Genoa una cifra considerevole: sedici milioni di euro, a cui si aggiungono ulteriori quattro milioni di bonus. Un investimento “monstre” per un ragazzo nato nel 2008, che sottolinea la fiducia riposta nelle sue qualità e nel suo potenziale di crescita. Questa mossa di mercato, concretizzata il 4 luglio, evidenzia la strategia dell’Atalanta di puntare su giovani talenti da far crescere nel proprio vivaio, con l’obiettivo di integrarli progressivamente nella rosa della prima squadra, garantendo così un ricambio generazionale di alto livello.
Le prime parole di Ahanor
Durante la sua prima conferenza stampa da giocatore dell’Atalanta, Honest Ahanor ha affrontato con maturità il tema del suo elevato costo di trasferimento. Il giovane difensore ha espresso una visione chiara e focalizzata, dichiarando: “Il prezzo del mio trasferimento è uno stimolo, dimostra la fiducia ricevuta da una società come l’Atalanta. Sono cifre di cui a un ragazzo di 17 anni deve importare poco, devo pensare ad andare in campo e giocare”. Parole che rivelano una mentalità già proiettata sul campo e sulla performance, piuttosto che sulle pressioni economiche, un approccio fondamentale per un atleta che si affaccia al calcio professionistico con aspettative così alte.
Sogni di Champions e disponibilità tattica
Ahanor ha anche condiviso i suoi sogni e le sue ambizioni per il futuro con la maglia nerazzurra, dimostrando grande entusiasmo e dedizione. “La Champions per un ragazzo come me è un sogno. La testa è rivolta ad aiutare i compagni innanzitutto in campionato. Voglio ripagare la fiducia della famiglia Percassi, il direttore d’Amico, mister Juric e dei compagni”, ha affermato il difensore. Ha inoltre sottolineato la sua piena disponibilità tattica per il tecnico: “Sono venuto qua per dare una mano alla squadra, poi sono a disposizione del mister. Se serve che continui a fare l’esterno farò l’esterno, altrimenti centrale. Sono venuto qui perché è un progetto adatto per me. Sogni? Fare gol in Champions League è uno dei sogni più belli”.