L’Atalanta si prepara a un futuro sempre più internazionale sotto la guida della cordata americana di Stephen Pagliuca. Con un riassetto societario che ha visto gli americani salire al 62% delle quote, il club bergamasco punta a diventare una potenza del calcio europeo, ispirandosi ai modelli di successo del Manchester City e del gruppo Red Bull. L’obiettivo è chiaro: sviluppare un sistema multiclub che possa portare benefici economici e sportivi, guardando oltre i confini italiani per evitare conflitti regolamentari.
Il riassetto societario e le ambizioni internazionali
La trasformazione societaria dell’Atalanta ha portato all’uscita dei piccoli azionisti storici, con la cordata americana che ora detiene il 62% delle quote, mentre la famiglia Percassi mantiene il 38%. Questo riassetto è stato supportato da un prestito obbligazionario di 150 milioni di euro dal fondo Carlyle, con scadenza nel 2027, e da un vendor loan di 20 milioni concesso dalla famiglia Percassi. L’obiettivo dichiarato da Pagliuca è quello di sviluppare un sistema multiclub, ispirandosi ai modelli di successo del Manchester City e del gruppo Red Bull, per portare l’Atalanta ai vertici del calcio europeo.
Investimenti su Zingonia e stabilità finanziaria
Un altro pilastro del progetto di crescita dell’Atalanta è rappresentato dagli investimenti sul centro sportivo di Zingonia. È stato deliberato un investimento di 20 milioni di euro per potenziare le strutture esistenti e creare un moderno collegio per i giovani calciatori. Questo investimento mira a rafforzare ulteriormente l’Academy del club, che ha già ottenuto prestigiosi successi a livello internazionale. Dal punto di vista economico, la strategia societaria si dimostra vincente, con un utile di 12 milioni di euro registrato al 30 giugno 2024, segno di una gestione prudente e orientata alla crescita.
Il nuovo Consiglio d’Amministrazione
Nel Consiglio d’amministrazione dell’Atalanta sono entrati manager di altissimo livello internazionale, come David Justin O’Connor di Arctos Partners e Luca Bassi di Bain Capital. Questa nuova composizione del board riflette chiaramente le ambizioni globali del club, che mira a espandere la propria influenza nel panorama calcistico europeo. Pagliuca ha sottolineato l’importanza di guardare oltre i confini italiani per evitare conflitti regolamentari e sfruttare al meglio i benefici del sistema multiclub.