Atalanta, caccia al nuovo centravanti dopo Retegui

L’Atalanta, dopo la cessione record di Retegui, si lancia sul mercato per trovare il nuovo centravanti. Tra nomi internazionali e obiettivi italiani, la Dea cerca il profilo giusto per il suo attacco.

Mateo Retegui ha lasciato l’Atalanta per l’Al-Qadisiya, segnando la seconda cessione più onerosa nella storia del club bergamasco. Questa operazione, che ha generato una significativa plusvalenza, conferma la strategia della Dea di valorizzare i propri talenti per poi reinvestire sul mercato. Con Gianluca Scamacca ed El Bilal Touré già in rosa, la dirigenza nerazzurra è ora alla ricerca di un nuovo centravanti che possa integrarsi al meglio nel progetto tecnico e rispettare la politica salariale della società.

La strategia di mercato e l’addio di Retegui

L’Atalanta ha ufficializzato il trasferimento di Mateo Retegui all’Al-Qadisiya, un’operazione che si posiziona come la seconda cessione più remunerativa nella storia del club, superata solo dal passaggio di Rasmus Hojlund al Manchester United. Questa mossa sottolinea ancora una volta la consolidata filosofia della Dea: identificare talenti, valorizzarli e, al momento opportuno, cederli per generare importanti plusvalenze. Acquistato un anno fa per circa 22 milioni di euro, Retegui è stato rivenduto per una cifra quasi tripla, dimostrando l’efficacia di questo modello di business. La partenza del centravanti della Nazionale libera risorse economiche e un posto in attacco, spingendo la dirigenza a tornare sul mercato con l’obiettivo di individuare un profilo che possa non solo sostituire il partente, ma anche inserirsi armonicamente nel contesto tattico e finanziario del club, affiancando i già presenti Gianluca Scamacca ed El Bilal Touré.

I profili internazionali nel mirino della Dea

La ricerca del nuovo attaccante per l’Atalanta si estende oltre i confini nazionali, con diversi nomi interessanti che emergono dal panorama calcistico europeo. Tra questi spicca Tolu Arokodare, centravanti nigeriano classe 2000 in forza al Genk, che si è distinto come capocannoniere nell’ultima Jupiler League. La sua valutazione si aggira intorno ai venti milioni di euro, e il suo profilo ha attirato anche l’attenzione di altri club di Serie A. Un altro giovane talento monitorato è il guineano Franculino, nato nel 2004, che milita nell’FC Midtjylland in Danimarca e ha iniziato il campionato con una doppietta. Dalla Premier League, l’Atalanta valuta con interesse Rodrigo Muniz, punta centrale brasiliana classe 2001 del Fulham, autore di otto reti nell’ultima stagione. Meno probabili, invece, le piste che portano a Georges Mikautadze, le cui quotazioni sono diminuite, e a Vangelis Pavlidis del Benfica, le cui richieste economiche sono considerate troppo elevate per le attuali strategie del club bergamasco.

Le opzioni dalla Serie A per l’attacco nerazzurro

Il mercato italiano offre all’Atalanta alcune soluzioni concrete per rinforzare il reparto offensivo, con due nomi in particolare che stanno guadagnando terreno nei pensieri della dirigenza. Il primo è Nikola Krstovic, centravanti montenegrino del Lecce, per il quale il club salentino chiede una cifra non inferiore ai 25 milioni di euro. La sua fisicità e la capacità di finalizzazione lo rendono un profilo interessante per il gioco della Dea. L’altro nome che sta tornando prepotentemente d’attualità è quello di Giacomo Raspadori, attaccante classe 2000 del Napoli. Già cercato con insistenza dall’Atalanta nel mese di gennaio, Raspadori rappresenta un’opzione di qualità e duttilità, capace di ricoprire più ruoli in attacco e con una conoscenza approfondita del campionato italiano.