L’Atalanta si trova di fronte a un bivio cruciale per il suo reparto offensivo. Con la possibile partenza di Mateo Retegui, centravanti attualmente in forza alla Dea, verso l’Arabia Saudita, il club bergamasco sta già sondando il terreno per individuare il profilo ideale che possa raccogliere la sua eredità. Due nomi di spicco sono emersi con forza sul taccuino della dirigenza orobica: Lorenzo Lucca dell’Udinese e Giacomo Raspadori del Napoli, entrambi considerati obiettivi primari per rinforzare l’attacco in vista della prossima stagione. La cessione di Retegui, che potrebbe fruttare una cifra considerevole, aprirebbe le porte a un investimento significativo per il suo successore.
Lorenzo Lucca: il gigante nel mirino
Tra i profili attentamente valutati dall’Atalanta per il ruolo di centravanti, Lorenzo Lucca dell’Udinese spicca per le sue caratteristiche fisiche e la capacità di giocare spalle alla porta. Il giovane attaccante, reduce da una stagione in crescita con la maglia friulana, è considerato un elemento di grande prospettiva. L’Udinese, tuttavia, non intende fare sconti e valuta il proprio gioiello non meno di 40 milioni di euro, una cifra che riflette il potenziale del giocatore e la sua importanza per il club. Anche il Napoli ha mostrato interesse per Lucca, ma la sua offerta non supererebbe i 35 milioni di euro, lasciando all’Atalanta un’opportunità per inserirsi con decisione nella trattativa. Il tecnico Juric, secondo le indiscrezioni, apprezzerebbe particolarmente le doti di Lucca, ritenendolo un elemento che si adatterebbe perfettamente al suo sistema di gioco offensivo. L’investimento, seppur oneroso, sarebbe reso sostenibile dalla potenziale cessione di Retegui, garantendo al club la liquidità necessaria per un’operazione di tale portata.
Giacomo Raspadori: l’alternativa versatile
Accanto al nome di Lorenzo Lucca, l’Atalanta sta monitorando con grande attenzione anche la situazione di Giacomo Raspadori, attaccante del Napoli. Il classe 2000 rappresenta un’alternativa tattica differente rispetto a Lucca, offrendo maggiore tecnica e mobilità al reparto offensivo. La sua versatilità è un punto di forza non indifferente: Raspadori è infatti in grado di ricoprire più ruoli, potendo agire sia come centravanti puro, sia come seconda punta o trequartista, garantendo così al tecnico una flessibilità tattica preziosa. Il futuro di Raspadori in Campania appare incerto, soprattutto alla luce delle strategie di mercato del Napoli, che vedono Antonio Conte puntare con decisione su Darwin Núñez come obiettivo principale per l’attacco. In questo scenario, il club partenopeo potrebbe essere costretto a sacrificare uno tra Giovanni Simeone e lo stesso Raspadori per fare cassa o liberare spazio. L’Atalanta osserva con interesse l’evolversi della situazione, pronta a valutare le condizioni per un eventuale affondo qualora si presentasse l’occasione giusta per portare il talento emiliano a Bergamo.
Il futuro di Retegui: la chiave del mercato atalantino
Nonostante l’interesse concreto per Lucca e Raspadori, la dirigenza dell’Atalanta ha adottato una linea prudente e strategica. Nessun passo ufficiale verrà intrapreso sul fronte delle acquisizioni finché non sarà definito con certezza il futuro di Mateo Retegui. L’Al-Qadsiah, club dell’Arabia Saudita, è infatti pronto a presentare un’offerta che potrebbe raggiungere i 60 milioni di euro per il centravanti italo-argentino, una cifra che sarebbe difficile da rifiutare sia per il giocatore che per la società bergamasca. Solo una volta che la cessione di Retegui sarà formalizzata e le casse del club saranno rimpinguate, l’Atalanta passerà all’azione concreta per assicurarsi il suo sostituto. Lucca e Raspadori rimangono i nomi in cima alla lista, pronti a contendersi il ruolo di nuovo terminale offensivo della formazione di Juric, in un mercato che si preannuncia dinamico e ricco di colpi di scena per i colori nerazzurri.