Con la cessione di Mateo Retegui, l’Atalanta si trova di fronte a una scelta cruciale per il proprio reparto offensivo. La Dea è impegnata nella ricerca del profilo ideale per rinforzare l’attacco, valutando attentamente se puntare su un centravanti classico o su un elemento più dinamico e adattabile, capace di integrarsi al meglio con le caratteristiche di Gianluca Scamacca, in rientro dall’infortunio. Una decisione strategica che definirà le prossime mosse sul mercato.
La ccelta tattica: bomber o jolly offensivo?
La dirigenza nerazzurra, in collaborazione con lo staff tecnico, sta delineando la strategia per il reparto avanzato. La questione principale verte sulla tipologia di attaccante da affiancare a Gianluca Scamacca, il cui rientro è atteso con interesse. Si valuta se sia più opportuno inserire un profilo con caratteristiche fisiche simili, abile nel gioco aereo e nelle sponde, che possa fungere da punto di riferimento in area di rigore. Oppure, l’alternativa è un giocatore più agile e versatile, in grado di ricoprire diverse posizioni sul fronte offensivo, offrendo soluzioni tattiche variegate. Questa scelta preliminare è fondamentale e indirizzerà in maniera determinante le successive operazioni di mercato, considerando anche la crescente rarità e l’elevato costo dei centravanti puri sul panorama calcistico attuale.
Obiettivi sfumati e nuove piste
Il mercato dell’Atalanta ha già visto alcuni obiettivi sfumare, complicando la ricerca del rinforzo ideale. Lorenzo Lucca, attaccante che rientrava nei piani nerazzurri, è stato un obiettivo concreto, ma la trattativa con il Napoli ha chiuso ogni spiraglio per il suo approdo a Bergamo. Allo stesso modo, Lewis Ferguson, un altro nome che aveva suscitato interesse, ha preferito rimanere a Bologna, allontanandosi così dalle mire della Dea. Nonostante queste battute d’arresto, il club bergamasco mantiene attive diverse piste promettenti. Tra i nomi che circolano con maggiore insistenza figurano il georgiano Georges Mikautadze e il giovane talento Daghim, entrambi considerati profili intriganti e capaci di adattarsi al calcio propositivo e dinamico promosso dall’Atalanta. La loro giovane età e il potenziale di crescita li rendono particolarmente appetibili per la filosofia del club.
I nomi caldi
Oltre ai giovani Mikautadze e Daghim, l’Atalanta sta monitorando attentamente altri profili che potrebbero fare al caso suo. Nikola Krstovic, reduce da una stagione di alto livello con il Lecce, è un attaccante che ha dimostrato le sue qualità nel campionato italiano ed è destinato a cambiare maglia, rendendolo un’opzione concreta per la Dea. Un altro nome già collaudato in Serie A è quello di Beto, la cui esperienza nel massimo campionato italiano potrebbe rappresentare un valore aggiunto immediato. Non manca poi la suggestione legata a Joshua Zirkzee, un profilo che, seppur complesso da raggiungere, accenderebbe l’entusiasmo dei tifosi. Sullo sfondo, ma non meno interessante, rimane Giacomo Raspadori. La sua versatilità e la capacità di agire come jolly offensivo lo rendono un candidato ideale, soprattutto per la sua comprovata intesa con Scamacca, un’accoppiata già vista e apprezzata ai tempi del Sassuolo, che potrebbe riproporsi con successo a Bergamo.
Le complessità del mercato italiano
Il mercato dei bomber puri in Serie A si conferma particolarmente complesso e oneroso per le società. La disponibilità di attaccanti con le caratteristiche di un classico numero nove è sempre più limitata e le valutazioni economiche richieste per questi profili sono spesso proibitive. L’Atalanta ha sondato il terreno per diversi giocatori nel campionato italiano, ma ha incontrato ostacoli significativi. Le situazioni contrattuali di Andrea Pinamonti e Gianluca Bonny, ad esempio, hanno complicato ogni possibile trattativa, rendendo difficile il loro approdo a Bergamo. Anche l’idea di portare a casa Pio Esposito, che avrebbe potuto rientrare in un’operazione più ampia legata a Lookman con l’Inter, si è scontrata con la ferma opposizione del club milanese. Queste difficoltà sottolineano l’importanza di una scelta strategica ben ponderata, che tenga conto non solo delle qualità tecniche dei giocatori, ma anche della fattibilità economica e contrattuale delle operazioni.