L’Atalanta si prepara a una fase di rinnovamento con il direttore sportivo Tony D’Amico impegnato a risolvere il complesso enigma dei rientri dai prestiti. Tra le sfide più urgenti, spicca la situazione di El Bilal Touré, il cui futuro a Bergamo è incerto dopo una stagione deludente allo Stoccarda. La sua permanenza o cessione dipenderà dalle valutazioni del nuovo allenatore e dalle strategie del club.
Touré, un investimento da rivalutare
L’acquisto di El Bilal Touré aveva generato grandi aspettative, con un investimento significativo di 31 milioni di euro. Tuttavia, la sua esperienza in prestito allo Stoccarda non ha soddisfatto le attese, portando il club tedesco a non esercitare l’opzione di riscatto fissata a 18 milioni più 4 di bonus. Questo scenario pone l’Atalanta di fronte a un bivio: reintegrare Touré in rosa, offrendogli una nuova opportunità per dimostrare il suo valore, oppure cercare una soluzione alternativa, magari attraverso un nuovo prestito o una cessione definitiva. La decisione finale sarà strettamente legata alle indicazioni del nuovo allenatore, che dovrà valutare attentamente le caratteristiche tecniche e tattiche di Touré, integrandole nel suo progetto di gioco.
Rientri spinosi: Musso, Bakker e Godfrey
Oltre al caso di El Bilal Touré, l’Atalanta deve affrontare il rientro di altri giocatori dai rispettivi prestiti, le cui prestazioni non hanno convinto pienamente le società in cui hanno militato. Juan Musso, portiere in prestito all’Atletico Madrid, non è riuscito a imporsi come titolare e dovrà cercare una nuova destinazione per rilanciare la sua carriera. La sua esperienza in Spagna non ha soddisfatto le aspettative e l’Atalanta dovrà valutare attentamente le offerte che perverranno per il suo cartellino. Situazione simile per Mitchel Bakker, reduce da una stagione poco brillante al Lilla. Il terzino olandese non è riuscito a esprimere il suo potenziale in Francia e il suo futuro a Bergamo appare incerto. Anche Ben Godfrey, il cui rendimento al Norwich City non ha soddisfatto le aspettative, si trova in una posizione delicata.
Piccoli e Adopo: conferme possibili a Cagliari
Un discorso a parte meritano i giovani Roberto Piccoli e Michel Adopo, entrambi in prestito al Cagliari. I due giocatori hanno contribuito alla salvezza dei sardi, e la società rossoblù ha manifestato un interesse a confermarli per la prossima stagione. Tuttavia, gli accordi dovranno essere ridiscussi con attenzione, tenendo conto delle strategie future dell’Atalanta e delle richieste economiche del club nerazzurro. .
Kossounou e Posch: prestiti in entrata da valutare
Parallelamente alla gestione dei rientri, l’Atalanta deve valutare attentamente alcuni prestiti in entrata. Odilon Kossounou, in prestito dal Bayer Leverkusen, ha impressionato positivamente, dimostrando solidità difensiva e personalità. La Dea vorrebbe tenerlo, ma servirà un nuovo accordo con i tedeschi per definire le modalità del suo eventuale acquisto a titolo definitivo. Stefan Posch, in prestito dal Bologna, ha convinto solo parzialmente, alternando prestazioni positive ad altre meno brillanti. Il suo futuro a Bergamo è incerto e la dirigenza nerazzurra dovrà ridiscutere con il club emiliano le condizioni per un’eventuale permanenza.