Ederson, Atalanta valuta contratto ponte per blindarlo

Ederson, Atalanta valuta contratto ponte per blindarlo

L’Atalanta definisce la sua strategia di mercato: dopo Retegui, forse Lookman, ma Ederson è incedibile. Si valuta un “contratto ponte” per blindare il brasiliano, con un occhio al Mondiale e alla stabilità della rosa.

Il calciomercato estivo dell’Atalanta si preannuncia come un periodo di attenta gestione, con la Dea concentrata sulla valorizzazione dei propri talenti e sulla stabilità della rosa. Mentre alcune cessioni sembrano delineate, l’attenzione principale si sposta sulla permanenza di pilastri fondamentali. Tra i nomi più discussi, spiccano quelli di Ademola Lookman e, soprattutto, di Ederson, il cui futuro a Bergamo sembra sempre più orientato verso una conferma, nonostante le sirene di mercato. La strategia nerazzurra appare chiara: mantenere i pezzi pregiati e cedere solo in caso di offerte irrinunciabili, con un occhio di riguardo agli equilibri di squadra e alle ambizioni dei singoli.

La strategia cessioni: un pezzo per volta

La politica di mercato dell’Atalanta si conferma improntata alla prudenza e alla sostenibilità, con una chiara linea guida sulle cessioni. La dirigenza nerazzurra, infatti, tende a limitare le partenze eccellenti a un massimo di uno o due elementi per sessione estiva, evitando smantellamenti che potrebbero compromettere la competitività della squadra. In quest’ottica, dopo la partenza di Mateo Retegui, l’attenzione si è spostata su Ademola Lookman, la cui cessione potrebbe rappresentare il secondo e ultimo addio di peso per questa finestra di mercato. La volontà è quella di non stravolgere gli equilibri, ma di intervenire sul mercato in modo mirato e oculato, preservando il nucleo portante della squadra che ha ben figurato nelle recenti stagioni.

Ederson: incedibile e il sogno Mondiale

Il centrocampo dell’Atalanta, fulcro del gioco di Gasperini e sicuramente anche di Juric, vede in Ederson un elemento imprescindibile. Il club bergamasco lo considera a tutti gli effetti incedibile, una posizione rafforzata anche dalla sua presenza nel lancio pubblicitario della nuova maglia, al fianco di un altro gioiello come Giorgio Scalvini. Questa scelta non è casuale, ma sottolinea la centralità del brasiliano nei piani futuri della Dea. Ederson, dal canto suo, ha un obiettivo ben preciso: partecipare al Mondiale che si terrà negli Stati Uniti. La stima di Carlo Ancelotti nei suoi confronti è nota, e rimanere a Bergamo gli garantirebbe con alta probabilità la continuità di rendimento e le convocazioni necessarie per inseguire il suo sogno. Il giocatore ha ancora due anni di contratto, un fattore che offre tranquillità alla società e riduce la pressione per una cessione immediata, permettendo di gestire il suo futuro con maggiore serenità e lungimiranza.

Il “contratto ponte” per blindare Ederson

Per consolidare ulteriormente il legame con Ederson e scongiurare scenari già vissuti in passato, come quello che ha coinvolto Teun Koopmeiners, l’Atalanta sta valutando una soluzione innovativa: un “contratto ponte”. Questa formula prevederebbe un prolungamento dell’accordo fino al 2028, con l’inserimento di una clausola risolutoria già definita. Tale mossa permetterebbe al club di tutelarsi economicamente in caso di future offerte irrinunciabili, garantendo al contempo al giocatore una maggiore stabilità e un riconoscimento del suo valore. L’esperienza di Koopmeiners, che ha affrontato mesi di ambientamento e riatletizzazione dopo una situazione contrattuale complessa, serve da monito.