L’Atalanta si prepara ad accogliere un nuovo talento che promette di infiammare il Gewiss Stadium con la sua abilità nel dribbling e la sua velocità. Kamaldeen Sulemana, soprannominato “Kamaldeenho” per il suo stile di gioco che evoca i fuoriclasse brasiliani, è il nome che circola con insistenza negli ambienti nerazzurri. Il giovane ghanese, proveniente dal Southampton, è stato individuato come il profilo ideale per replicare l’impatto di Ademola Lookman, portando freschezza e imprevedibilità all’attacco della Dea. Questa mossa di mercato sottolinea la volontà del club di Bergamo di continuare a investire su giocatori con caratteristiche specifiche, capaci di adattarsi al sistema di gioco e di offrire soluzioni offensive dinamiche.
Il profilo di Kamaldeenho: dribbling e talento ghanese
Kamaldeen Sulemana, classe 2002, si presenta come un’ala sinistra pura, ma con una spiccata tendenza ad accentrarsi, una caratteristica che lo accomuna al nigeriano Ademola Lookman. Il suo soprannome, Kamaldeenho, non è casuale: il dribbling è il suo marchio di fabbrica, un’arte che lo ha reso celebre fin dai tempi del Rennes. Nella stagione 2021-22 di Ligue 1, si è distinto come il quinto giocatore per dribbling riusciti ogni 90 minuti, con una media di quasi tre a partita. Questa capacità di superare l’uomo nello stretto, unita a una notevole rapidità, lo rende un elemento prezioso per scardinare le difese avversarie. La sua fisicità, con un’altezza di 174 centimetri, è identica a quella di Lookman, suggerendo una chiara strategia nell’identikit tracciato dalla dirigenza atalantina per rinforzare il reparto offensivo con un profilo simile per caratteristiche e potenziale.
Il percorso europeo e l’impronta di Juric
La carriera di Kamaldeen Sulemana ha visto tappe significative prima dell’approdo in Italia. Dopo essere cresciuto nell’Academy ghanese Right to Dream, nel 2019, ha fatto il suo esordio in Europa con il Nordsjaelland in Danimarca. È proprio in Scandinavia che ha vissuto la sua unica stagione in doppia cifra, realizzando 10 gol e 4 assist nel campionato 2020-21. Il suo talento non è passato inosservato, attirando l’attenzione del Rennes, che lo ha acquistato per 15 milioni di euro. In Francia, ha collezionato 5 gol in 34 presenze in Ligue 1, oltre a fare le prime esperienze nelle competizioni europee. Il suo passaggio al Southampton lo ha messo sotto la guida di Ivan Juric, che lo ha allenato per un breve periodo. Un episodio chiave è stato il gol segnato contro lo Swansea in FA Cup a gennaio, un pallonetto da quasi venti metri che ha impressionato il tecnico croato. Juric, in una intervista che puoi leggere su (https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Atalanta/21-07-2025/sulemana-non-perde-tempo-l-atalanta-ha-gia-il-nuovo-lookman.shtml), ha dichiarato: “Sono felicissimo per lui, nei miei primi venti giorni da allenatore qua l’ho visto lavorare duramente”. Questa testimonianza evidenzia la dedizione del giocatore e la sua capacità di lasciare un’impressione positiva, elementi che potrebbero aver pesato nella decisione dell’Atalanta.
La sfida della finalizzazione: da promessa a certezza
Nonostante le indubbie qualità nel dribbling e nella creazione di superiorità numerica, Kamaldeen Sulemana dovrà lavorare intensamente per migliorare la sua efficacia sotto porta, un aspetto cruciale per raggiungere il livello di Ademola Lookman. Se il nigeriano ha dimostrato una notevole prolificità, andando sempre in doppia cifra nelle sue tre stagioni a Bergamo, il ghanese ha un bilancio realizzativo più modesto in Inghilterra, con soli 4 gol in 74 presenze. Questa differenza evidenzia l’area principale su cui lo staff tecnico dell’Atalanta, sotto la guida di Juric, dovrà concentrarsi. L’obiettivo sarà trasformare la sua sfrontatezza nel dribbling, già ammirata ai tempi dell’Academy in Ghana prima del 2019, in una maggiore concretezza negli ultimi sedici metri. La Dea si aspetta che Kamaldeenho possa sviluppare quella “cattiveria” agonistica necessaria per tradurre le sue giocate spettacolari in un numero significativo di gol e assist, diventando un attaccante completo e decisivo.
L’eredità del Rennes e le aspettative a Bergamo
Il passaggio di Kamaldeen Sulemana al Rennes ha rappresentato un’ulteriore tappa nella sua crescita, un club noto per la sua capacità di valorizzare ali offensive con spiccate doti nel dribbling. Prima di lui, giocatori del calibro di Ousmane Dembelé, Jeremy Doku e Ismaila Sarr hanno calcato la stessa mattonella sulla fascia sinistra, per poi esplodere e vedere il proprio valore di mercato gonfiarsi esponenzialmente. Questa tradizione del Rennes nel forgiare talenti ghanesi, come Mensah e Asamoah Gyan, ha fornito a Sulemana un ambiente ideale per la sua evoluzione. Il suo ex allenatore al Nordsjaelland, Flemming Pedersen, aveva addirittura paragonato il suo potenziale a quello di stelle del calibro di Neymar, Mbappé e Di Maria.