Le dichiarazioni di Ademola Lookman, rilasciate durante un’intervista con ONSport dal ritiro della nazionale nigeriana, hanno delineato con maggiore chiarezza uno scenario di mercato che vede l’attaccante lontano da Bergamo. Le sue parole, sebbene professionali, lasciano trasparire l’idea di un capitolo destinato a chiudersi, mettendo la dirigenza dell’Atalanta di fronte a una scelta strategica fondamentale in vista delle prossime finestre di mercato.
Un futuro che sembra già scritto
Interrogato sul suo avvenire, Lookman ha usato toni diplomatici ma significativi. «Spero sia grande e splendente, sono positivo», ha affermato, per poi aggiungere una frase che sposta l’orizzonte oltre l’esperienza nerazzurra: «Credo di avere un grande futuro davanti a me». Pur sottolineando l’importanza del presente e la volontà di dare il massimo, queste dichiarazioni suonano come un preludio a un addio. La situazione contrattuale, con una scadenza fissata tra dodici mesi, complica la posizione del club, riducendone il potere negoziale e rendendo un suo addio quasi inevitabile per evitare una partenza a parametro zero.
Il dilemma della società: cedere subito o puntare alla gloria?
La dirigenza dell’Atalanta e il tecnico Raffaele Palladino si trovano davanti a un bivio. Da un lato, c’è la possibilità di monetizzare immediatamente la cessione del giocatore, con una valutazione che si aggirerebbe tra i 30 e i 35 milioni di euro. Dall’altro, c’è la tentazione di trattenerlo per affrontare la seconda, cruciale parte della stagione, che vede la squadra impegnata nella fase calda della Champions League e nella corsa alla Coppa Italia. Questa seconda opzione, però, comporterebbe il rischio concreto di un guadagno notevolmente inferiore, o nullo, in estate. Mentre il Galatasaray sembra aver abbandonato la pista, l’interesse dalla Premier League resta per ora a uno stadio iniziale, lasciando ai Percassi il peso di una decisione che influenzerà le ambizioni sportive ed economiche del club.




