L’Atalanta si conferma ancora una volta maestra nell’arte della valorizzazione e della monetizzazione dei propri talenti. Il calciomercato estivo del 2024 vede la Dea protagonista di operazioni che consolidano la sua reputazione di club virtuoso, capace di trasformare giovani promesse in affari milionari. L’imminente cessione di Mateo Retegui in Arabia Saudita, la già concretizzata partenza di Teun Koopmeiners alla Juventus e il trasferimento record di Rasmus Hojlund al Manchester United nell’estate del 2023 delineando un modello economico che fa scuola nel panorama calcistico internazionale.
Retegui e Hojlund: le vette del mercato nerazzurro
Il mercato dell’Atalanta continua a stupire per la sua capacità di generare plusvalenze straordinarie, con operazioni che riscrivono i libri contabili del club. Mateo Retegui è ormai prossimo a lasciare Bergamo per una destinazione in Arabia Saudita, un trasferimento che si preannuncia fruttuoso per le casse nerazzurre, con una cifra stimata attorno ai 68 milioni di euro. Questa operazione, seppur di portata colossale, si posiziona immediatamente sotto il primato assoluto stabilito da Rasmus Hojlund. Il giovane danese, infatti, è stato ceduto al Manchester United per quasi 78 milioni di euro. Entrambe le cessioni sono la prova tangibile della visione strategica della famiglia Percassi, abile nel trasformare il potenziale dei calciatori in valore economico massimizzato.
Koopmeiners e il podio milionario: una strategia vincente
A completare il podio delle cessioni più remunerative nella storia dell’Atalanta si colloca Teun Koopmeiners. Il centrocampista olandese, al centro di una lunga trattativa durante l’estate del 2024, è stato infine ceduto alla Juventus per 58,4 milioni di euro. Koopmeiners, al pari di Hojlund e Retegui, rappresenta un pilastro della strategia finanziaria nerazzurra e ha contribuito in maniera determinante al consolidamento economico della società. La capacità di identificare, sviluppare e poi cedere talenti a cifre così elevate è un marchio di fabbrica che distingue l’Atalanta nel panorama calcistico europeo.
Il modello che fa scuola: i magnifici dieci e la sostenibilità
L’elenco delle cessioni eccellenti non si esaurisce con il trio di testa, ma si estende a una ‘top ten’ che racconta la storia di un modello di successo. Tra i nomi illustri figurano Cristian Romero, trasferito al Tottenham nel 2021 per 52 milioni di euro, e Dejan Kulusevski, passato alla Juventus nel 2020 per 39 milioni. Seguono Franck Kessié, ceduto al Milan nel 2017 per 32 milioni, e Alessandro Bastoni, approdato all’Inter nello stesso anno per 31 milioni. Bryan Cristante ha lasciato Bergamo per la Roma nel 2018 per 30,6 milioni, mentre Robin Gosens è passato all’Inter nel 2023 per 27,4 milioni. Chiudono la classifica, a pari merito, Gianluca Mancini (Roma, 2019, 24 milioni) e Andrea Conti (Milan, 2017, 24 milioni). Queste operazioni non sono semplici vendite, ma rappresentano la concretizzazione di un sistema virtuoso che ha permesso all’Atalanta di mantenere bilanci sani e di finanziare investimenti sempre più ambiziosi.