Vlahovic sempre più vicino allo Spezia: si lavora sul prestito con diritto di riscatto

Vanja Vlahovic, giovane talento dell’Atalanta, è vicino al trasferimento allo Spezia in prestito con diritto di riscatto. Il giocatore ha ripercorso il suo arrivo a Bergamo e la sua crescita, affermando di dover ancora crescere molto.

Il calciomercato estivo entra nel vivo e, tra le tante trattative che animano il panorama calcistico italiano, spicca quella che vede protagonista Vanja Vlahovic, giovane attaccante di proprietà dell’Atalanta. Il promettente talento nerazzurro, reduce da un’annata significativa con la formazione Under 23, è al centro di intense negoziazioni che potrebbero portarlo a vestire la maglia dello Spezia, club militante in Serie B.

Le trattative in corso tra Atalanta e Spezia per Vlahovic

Le discussioni tra l’Atalanta e lo Spezia per il trasferimento di Vanja Vlahovic stanno procedendo spedite, con le due società che si avvicinano a un accordo. La formula su cui si sta lavorando è quella del prestito con diritto di riscatto a favore del club ligure. Tuttavia, l’Atalanta, nota per la sua lungimiranza nella gestione dei talenti, sta cercando di inserire una clausola di controriscatto, che le permetterebbe di riacquisire il giocatore in futuro qualora il suo percorso di crescita dovesse confermare le aspettative. Questa mossa sottolinea la fiducia del club bergamasco nelle potenzialità del giovane attaccante, considerato un asset importante per il futuro. Nelle prossime ore sono attese ulteriori novità che potrebbero definire in maniera più chiara i contorni dell’operazione, con l’obiettivo di trovare una soluzione che soddisfi tutte le parti coinvolte e che permetta a Vlahovic di continuare il suo sviluppo in un contesto competitivo.

L’arrivo a Bergamo: “Ero un nuovo giocatore nerazzurro”

Vanja Vlahovic ha ripercorso i momenti salienti del suo approdo all’Atalanta, un’esperienza che ha segnato profondamente la sua giovane carriera. In una intervista che puoi leggere su (https://www.tuttomercatoweb.com/serie-a/atalanta-vlahovic-piu-vicino-allo-spezia-da-definire-la-formula-del-prestito-con-diritto-2121003), il calciatore ha raccontato l’emozione di quel giorno decisivo: “Ho le telefonate del mio procuratore. L’ho richiamato”. La chiamata che ha cambiato tutto è stata chiara: “Vanja vieni allo stadio, devi firmare. Ti vuole l’Atalanta”. L’attesa è stata palpabile fino all’ultimo minuto utile per la chiusura del mercato: “Ho aspettato tutto il pomeriggio per capire se avessero fatto in tempo a presentare tutti i documenti. Erano le 18.56, mancavano 4 minuti alla chiusura. Ero un nuovo giocatore nerazzurro”. Queste parole evidenziano la rapidità e l’intensità con cui si è concretizzato il suo trasferimento a Bergamo, un passo fondamentale per la sua carriera.

L’impatto con la realtà Atalanta di Vlahovic

L’adattamento di Vanja Vlahovic alla nuova realtà bergamasca non è stato privo di sfide iniziali, come lui stesso ha ammesso. “Non sono stati facili i primi mesi, era tutto nuovo”, ha dichiarato il giovane attaccante. Tuttavia, l’ambiente dell’Atalanta si è dimostrato subito accogliente e di supporto: “Ma l’Atalanta mi ha accolto subito, mi ha fatto sentire parte della famiglia dal primo giorno a Bergamo”. Il percorso di crescita è stato costante e a 360 gradi, spaziando dall’apprendimento della lingua italiana agli allenamenti intensivi, fino alle prime esperienze con la prima squadra: “Dallo studiare l’italiano agli allenamenti, fino alle prime volte in prima squadra: un insegnamento continuo”. Vlahovic ha anche espresso il suo rammarico per il finale della stagione con l’Under 23, pur riconoscendo il valore del percorso intrapreso: “Under23? Siamo andati vicini a scrivere qualcosa di impensabile. È stato un cammino incredibile, ci dispiace per com’è finita. Ci credevamo. Ci credevamo davvero”. Un ringraziamento speciale è stato rivolto a Mister Modesto, figura chiave nel suo sviluppo: “Mister Modesto? È stato fondamentale, mi ha dato sempre fiducia”.

Esordio in Serie A e il futuro: “Non sono ancora un calciatore”

La stagione appena trascorsa ha regalato a Vanja Vlahovic momenti di grande soddisfazione e importanti traguardi personali. Tra questi, spicca l’esordio in Serie A, un’esperienza che ha rappresentato un punto di svolta nella sua giovane carriera. Inoltre, il fatto di essere diventato il capocannoniere del girone a fine stagione è stato un ulteriore segnale del suo potenziale e della sua capacità di incidere. Vlahovic ha riflettuto su questi successi, considerandoli tappe fondamentali per la sua crescita: “L’aver esordito in A e l’essere il capocannoniere del girone a fine stagione sono stati momenti importanti. Momenti in cui fermarsi e guardarsi indietro per vedere quanto si è fatto e capire che la strada è quella giusta”. Nonostante i progressi evidenti, il giovane attaccante mantiene un approccio umile e consapevole delle sfide future: “Ma devo crescere tanto, non sono ancora un calciatore”.