L’Atalanta ha conquistato una vittoria in rimonta per 2-1 contro il Bruges nella seconda giornata della League Phase di Champions League, un risultato che ha acceso il dibattito negli studi di Sky Sport. Tra le voci più autorevoli, quella di Billy Costacurta ha offerto un’analisi lucida e approfondita, evidenziando sia i punti di forza che le aree di miglioramento per la formazione bergamasca.
Costacurta sull’Atalanta
Billy Costacurta non ha nascosto una certa perplessità riguardo la prestazione complessiva dell’Atalanta, affermando che “la squadra ha mostrato due volti distinti, alternando momenti di grande intensità e controllo a fasi in cui è apparsa meno padrona del campo, quasi sottomessa sul piano del gioco”. L’ex difensore ha sottolineato come, nonostante il successo, la Dea abbia ancora ampi margini di crescita, specialmente per quanto concerne la gestione della partita e la continuità nell’arco dei novanta minuti. “La vittoria è indubbiamente un segnale positivo, un’iniezione di fiducia, ma non basta. Sono convinto che con il rientro degli infortunati, l’Atalanta potrà elevare ulteriormente il proprio livello e sorprendere ancora, ma dovrà lavorare sulla capacità di mantenere alta la concentrazione e il ritmo per tutta la durata dell’incontro”, ha aggiunto.
Sulemana supersonico
L’analisi di Costacurta non si è limitata alla squadra di casa, ma ha riservato parole di grande apprezzamento per un giocatore del Bruges, Kamaldeen Sulemana. “Mi ha impressionato profondamente”, ha dichiarato l’opinionista, descrivendo il giovane talento come “una forza della natura, capace di accelerazioni fulminee che possono spaccare qualsiasi difesa. La sua velocità è devastante, quasi olimpionica, tanto da fargli meritare un posto nella staffetta 4×100“. Sebbene Costacurta abbia riconosciuto che Sulemana debba ancora affinare la sua tecnica con i piedi, ha enfatizzato il suo potenziale esplosivo e la sua capacità di accendere la partita con giocate individuali. “È un giocatore che si candida a essere una sorpresa assoluta, un elemento in grado di cambiare il volto di una gara con la sua sola presenza in campo”, ha concluso.
