Con la rete segnata contro il Bruges, il centrocampista croato è diventato il miglior realizzatore dell’Atalanta nella sua storia in Champions League, superando Duván Zapata e Josip Ilicic. Non è solo un traguardo personale, ma anche una conferma di quanto il croato sia indispensabile per i nerazzurri in questo avvio di stagione.
L’uomo dei momenti decisivi
Pasalic non è un bomber di razza, ma quando serve trova la giocata giusta. Le sue 8 reti in Champions con l’Atalanta parlano chiaro: in nessun’altra edizione un giocatore nerazzurro ha raggiunto quei numeri. Oggi però il croato è molto più di un incursore: in questo avvio di stagione Juric lo ha spesso arretrato, affidandogli i compiti da regista. Un ruolo che sta interpretando con disciplina e visione, senza perdere la capacità di inserirsi negli spazi per colpire.
Pasalic, una pedina intercambiabile
Pasalic incarna l’essenza dell’Atalanta in Europa: magari non sempre appariscente, ma imprescindibile nei momenti chiave. Superare Zapata e Ilicic nella classifica marcatori continentali non è solo un dato statistico, ma il segnale che la squadra ha trovato un leader capace di adattarsi e dare equilibrio. Un centrocampista universale che lega il vecchio e il nuovo ciclo nerazzurro, e che nelle notti di Champions continua a scrivere pagine pesanti per la Dea.