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Adani elogia l’Atalanta: “Modello virtuoso nell’integrazione di giocatori stranieri”

Adani analizza il calcio italiano, elogiando l’Atalanta come modello per l’acquisizione di talenti stranieri.

Lele Adani, ex calciatore e oggi opinionista, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera.

Le lacune del sistema e la mancata valorizzazione dei giovani

Adani non ha usato mezzi termini nel descrivere le criticità del calcio italiano, in particolare per quanto riguarda la crescita dei talenti. Ha sottolineato come, nonostante le nazionali giovanili raggiungano spesso traguardi importanti, i nostri ragazzi fatichino poi a trovare spazio nei grandi club, a differenza dei loro coetanei in Spagna, Portogallo o Germania. “È un limite culturale profondo,” ha dichiarato Adani, “siamo complici di un sistema che non sa proteggere e valorizzare i ragazzi. Un giovane come Pio Esposito, con la sua forza e qualità, ha bisogno di essere difeso anche se non segna per diverse partite, solo così potrà crescere davvero”.

La formazione dei tecnici e le barriere al cambiamento

Un altro punto dolente evidenziato da Adani riguarda la formazione e l’apertura mentale degli allenatori italiani. Ha osservato come la Serie A vanti la più alta percentuale di ex calciatori in panchina a livello mondiale, ma ha anche criticato la scarsa “contaminazione” con idee e metodologie esterne. “Tecnici come Tuchel o Nagelsmann non avrebbero superato i nostri criteri di Coverciano”, ha affermato Adani, “perché i parametri attuali avrebbero escluso figure così innovative. Esistono barriere che frenano il cambiamento e l’Italia, per paura, resta indietro”

L’Atalanta: un modello virtuoso nell’acquisizione di talenti

In un quadro così complesso, Adani ha individuato nell’Atalanta un esempio positivo, specialmente per quanto concerne l’approccio al mercato e l’integrazione di giocatori stranieri. “Se un calciatore di alto livello arriva attraverso un’operazione trasparente e ben ponderata, è sempre un valore aggiunto,” ha spiegato Adani. “L’Atalanta, in questo senso, rappresenta un vero e proprio modello. La loro capacità di attrarre talenti internazionali con operazioni sane e mirate dimostra che è possibile fare mercato in modo etico e produttivo, senza cadere nelle logiche di mero interesse commerciale che spesso inquinano il sistema”.