Atalanta For Special: un esempio di fair play e inclusione

L’Atalanta For Special ha scelto di autoescludersi dalle finali per promuovere il fair play, ricevendo un premio al Memorial Carlo Tavecchio.

L’Atalanta For Special ha dimostrato che lo sport è molto più di una semplice competizione. In un mondo dove spesso il risultato è tutto, questa squadra ha scelto di autoescludersi dalle finali per dare ad altri calciatori la possibilità di vincere. Un gesto che ha catturato l’attenzione di molti e che è stato giustamente premiato al Memorial Carlo Tavecchio.

Un premio meritato

Durante la terza edizione del Memorial Carlo Tavecchio, tenutasi all’Auditorium della Caserma Teuliè di Milano, l’Atalanta For Special ha ricevuto un premio speciale per il suo straordinario gesto di fair play. Questo evento, organizzato dal Panathlon Club Milano, ha visto la partecipazione di figure di spicco del calcio italiano, tra cui il presidente della Figc, Gabriele Gravina, e il presidente della Lnd, Giancarlo Abete.

Un messaggio di inclusione

L’Atalanta For Special partecipa al campionato DCPS (Dipartimento Calcio Paralimpico Sperimentale), un torneo che promuove l’inclusione e la partecipazione di atleti con disabilità. La decisione di autoescludersi dalle finali per favorire altri giocatori è un esempio lampante di come lo sport possa essere un veicolo di valori positivi come la condivisione e il rispetto.

Un evento ricco di emozioni

Oltre all’Atalanta For Special, il Memorial ha premiato altre figure del calcio dilettantistico che si sono distinte per il loro impegno e fair play. Tra questi, Filippo Carobbio, che ha saputo riscattarsi dopo lo scandalo del calcio scommesse, e Marco Bartoli, il primo arbitro con disabilità motoria della Figc. Questi premiati rappresentano un esempio di come il calcio possa essere un mezzo per superare le difficoltà e promuovere valori positivi.