Quando si parla di giovani talenti, il nome dell’Atalanta è sinonimo di eccellenza nel panorama calcistico italiano. A confermare questa percezione arriva l’ultimo studio dell’Osservatorio del calcio del Cies, che analizza quanto le società siano realmente radicate sul territorio attraverso il numero di giocatori cresciuti nel rispettivo vivaio e utilizzati nell’ultimo anno solare.
La forza del vivaio nerazzurro
Tra i club di Serie A, l’Atalanta è al vertice della speciale graduatoria, mostrando il più alto tasso di giocatori formati internamente: il 20%, stessa percentuale della Juventus. I nerazzurri precedono il Milan (18,6%), il Genoa (13,9%) e l’Empoli (13,6%). Male invece Napoli, Lecce, Como e Venezia, con un netto 0%, che risultano club completamente privi di calciatori cresciuti nel proprio settore giovanile.
Italianità e ancoraggio territoriale
Quando si parla di giocatori italiani schierati in campionato, l’Atalanta si posiziona al nono posto con il 35%. In questa speciale classifica, il Monza domina con il 67,4%, seguito da Empoli e Cagliari. L’indice complessivo di ancoraggio territoriale del CIES, che combina la provenienza e la formazione interna, vede l’Atalanta al settimo posto, mentre l’Empoli guida la classifica.
La situazione in Europa
Allargando lo sguardo a livello europeo e mondiale, la vetta assoluta dell’indice di ancoraggio appartiene ai colombiani dell’Envigado, che raggiungono il punteggio massimo (100). In Europa, il modello per eccellenza resta l’Athletic Bilbao con 99,5 punti, leader indiscusso tra i club dei principali cinque campionati europei.