Atalanta, l’arma segreta della panchina si è spuntata

L’Atalanta affronta un calo di efficacia nei cambi a gara in corso: i subentrati, come Maldini, Samardzic e Brescianini, faticano

L’Atalanta, una delle squadre più dinamiche della Serie A, sta attraversando un periodo di difficoltà, in parte dovuto alla perdita di efficacia dei cambi a gara in corso. Un tempo, le sostituzioni erano una delle armi più affilate di Gian Piero Gasperini, capaci di ribaltare le sorti delle partite. Tuttavia, nelle recenti sfide, come quella contro la Lazio, i subentrati non sono riusciti a incidere come ci si aspettava.

La sfida della panchina

La partita contro la Lazio ha messo in luce le difficoltà dell’Atalanta nel trovare soluzioni efficaci dalla panchina. Mentre i biancocelesti hanno trovato il gol decisivo con Isaksen, entrato da pochi minuti, i nerazzurri hanno visto i propri subentrati, come Maldini, Samardzic e Brescianini, faticare a cambiare il ritmo del gioco. Questo calo di impatto è preoccupante, soprattutto per una squadra che ha sempre fatto dell’intensità e della profondità le sue armi principali.

Nuovi innesti in cerca di continuità

Un altro elemento che complica la situazione è la difficoltà dei nuovi innesti a integrarsi nel sistema di gioco di Gasperini. Maldini e Samardzic, chiamati a essere risorse offensive creative, sembrano ancora fuori contesto, mentre Brescianini, più arretrato, fatica a incidere nei pochi minuti concessi. La mancanza di continuità e fiducia sta penalizzando la squadra, che si spegne alla distanza senza riuscire a cambiare volto nella ripresa.