Atalanta, rivelazione Under 15: sottotono i 17 e 18

L’Atalanta valuta la stagione del settore giovanile: spiccano l’Under 15 e la Primavera, mentre Under 18 e 17 deludono. Si punta sulla continuità per il futuro.

La stagione calcistica volge al termine, e con essa si tirano le somme anche nel vivace mondo del settore giovanile atalantino. Un’annata che ha regalato emozioni contrastanti, tra exploit inaspettati e qualche passo falso che non scalfisce, però, la solidità del progetto nerazzurro. Un’analisi a 360 gradi per capire cosa ha funzionato e dove si può migliorare, in vista di un futuro sempre più ricco di talenti.

Under 15: la rivelazione di Zingonia

Il settore giovanile dell’Atalanta ha visto brillare in modo particolare l’Under 15. Dopo un avvio di stagione non semplice, i giovani nerazzurri hanno saputo reagire con orgoglio, arrivando a sfiorare il secondo posto, distante solo tre punti, che avrebbe garantito l’accesso diretto ai quarti di finale. Il cammino si è concluso in semifinale, dopo aver espresso un calcio di alto livello. Tra i protagonisti, spicca il nome di Cappellato, ex Verona, leader carismatico e talento ancora inespresso per la Nazionale di categoria.

Primavera: segnali di crescita nel finale

Anche la Primavera ha dato segnali incoraggianti, soprattutto nel finale di stagione. Una crescita che ha convinto la società a confermare mister Bosi per la stagione ’25/26, segno di fiducia nel lavoro svolto e nella possibilità di continuare a valorizzare i giovani talenti a disposizione.

Under 18 e Under 17: un’annata sottotono

Non tutte le categorie, però, hanno brillato come ci si aspettava. L’Under 18 ha mostrato una decrescita rispetto alle aspettative iniziali, mentre l’Under 17, reduce dal titolo di Campione d’Italia, ha chiuso il campionato al settimo posto, dietro a Monza e Cremonese. Un risultato che, seppur deludente, non mette in discussione il valore del lavoro svolto, ma che invita a una riflessione per capire come ritrovare la giusta mentalità e la fame di vittoria.

Continuità e nuovi innesti: la strategia per il futuro

Nonostante qualche risultato al di sotto delle aspettative, la società ha deciso di puntare sulla continuità, confermando Roberto Samaden e Alex Pinardi alla guida del settore giovanile. L’obiettivo è quello di consolidare le metodologie adottate, dando più tempo ai giocatori stranieri o provenienti da fuori regione per integrarsi al meglio e dare il loro contributo alla crescita delle squadre.