L’approdo di Ivan Juric sulla panchina dell’Atalanta ha suscitato grande interesse e aspettative, soprattutto per la pesante eredità lasciata da Gian Piero Gasperini. A dare un’analisi approfondita del nuovo tecnico nerazzurro è Aladino Valoti, suo ex compagno di squadra ai tempi del Crotone, che ne ha tracciato un profilo umano e professionale molto interessante. Le parole di Valoti, rilasciate a L’Eco di Bergamo, offrono uno spaccato inedito su Juric, descrivendolo come un uomo di poche parole ma di grande sostanza, qualità che potrebbero rivelarsi fondamentali per il futuro dell’Atalanta.
Un leader silenzioso ma determinato
Valoti ha condiviso il centrocampo con Juric in un momento cruciale per entrambi: uno a fine carriera, l’altro agli inizi della sua avventura italiana. Nonostante le difficoltà linguistiche iniziali, Juric si fece subito apprezzare per le sue qualità umane e il suo temperamento. “Era la sua prima esperienza in Italia, parlava poco, anche per difficoltà con la lingua, ma era impossibile non apprezzarlo”, ricorda Valoti. “Persona vera, genuina, con un gran temperamento. Se doveva dirti qualcosa, lo faceva senza giri di parole, ma con il giusto equilibrio. Leale, affidabile, sempre pronto ad aiutare un compagno”.
La continuità come chiave del successo
Secondo Valoti, la scelta di Juric da parte dell’Atalanta è tutt’altro che casuale, ma rientra in una precisa strategia di continuità con il passato. “Nella logica della continuità, Juric è l’uomo giusto. Motivato, professionale, concreto. La sua nomina non mi ha sorpreso più di tanto”, afferma Valoti. L’ex centrocampista sottolinea anche l’importanza della presenza del direttore sportivo Tony D’Amico, che conosce bene Juric, ma ribadisce che il profilo del tecnico croato è perfettamente in linea con l’identità dell’Atalanta.
Personalità per affrontare la sfida
Valoti è convinto che la parola chiave per questa nuova fase dell’Atalanta sia “personalità”. Quella necessaria per guidare un gruppo ambizioso e per gestire il confronto con l’ingombrante figura di Gasperini. “Ivan ha dimostrato in carriera di avere il carattere e le competenze per affrontare le sfide più complesse. Lo farà a modo suo, con sobrietà, determinazione e serietà”, assicura Valoti. Un approccio pragmatico e concreto, in linea con la filosofia che ha sempre contraddistinto Juric.
Un’Atalanta nel segno del lavoro e dell’etica
Valoti è fiducioso che Juric saprà farsi apprezzare anche nello spogliatoio dell’Atalanta, grazie al suo stile sobrio e diretto. “Eravamo compagni in campo, e lì ho visto che Ivan faceva parlare il gioco, non le chiacchiere”, racconta Valoti. “Lo stesso spirito lo ritroverà lo spogliatoio della Dea: fatto di regole, di gruppo, di etica del lavoro. Juric saprà farsi apprezzare, anche stavolta, con il suo modo sobrio e diretto di guidare”.