In un incontro organizzato da Confindustria Bergamo, Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, ha condiviso la sua visione sul calcio giovanile e l’importanza di valorizzare i giovani talenti. L’evento, tenutosi presso l’auditorium della Guardia di Finanza a Bergamo, ha visto il tecnico discutere di come il calcio possa essere una palestra di vita, oltre che uno sport.
La sfida del settore giovanile
Gasperini ha sottolineato come il lavoro nei settori giovanili sia complesso, evidenziando che spesso le prime squadre sono dominate da giocatori stranieri, il che rende difficile per i giovani locali emergere. ‘L’errore è chiedere il risultato a tutti i costi’, ha affermato, criticando un sistema che privilegia la fisicità rispetto al talento.
Il valore del talento
Il tecnico ha poi parlato della necessità di recuperare la bellezza del calcio, lasciando che i giovani talenti possano esprimersi liberamente, anche sbagliando. “Vincere significa superare i propri limiti. E valorizzare i giovani è la nostra missione”‘, ha dichiarato.
La questione Carnesecchi
Gasperini ha anche toccato il tema del giovane portiere Marco Carnesecchi, definendolo un talento emergente. Ha espresso il suo disappunto per la gestione delle aspettative su di lui, evidenziando la necessità di fare scelte ponderate per il bene dei giovani atleti.