Dal cuore del ritiro della Fiorentina, presso il St. George’s Park National Football Center, Robin Gosens ha offerto una prospettiva intima sul mondo del calcio, rivelando aspetti spesso celati dietro la competizione. L’ex esterno dell’Atalanta ha condiviso con i microfoni di Sky Sport riflessioni profonde sui legami umani e sull’influenza determinante di un tecnico che ha segnato la sua traiettoria professionale. Le sue parole, riprese da TuttoAtalanta.com, dipingono un quadro di gratitudine e autenticità, toccando temi cari a ogni appassionato.
L’amicizia, un tesoro raro nel calcio
Guardando una foto che lo ritrae con Marten de Roon e Hans Hateboer, Gosens ha affrontato il tema spinoso dell’amicizia nel calcio moderno. “È vero, i rapporti autentici sono rari in questo ambiente,” ha affermato, “il futuro è incerto, le squadre cambiano, ma io ho avuto la fortuna di incontrare persone straordinarie. Marten e Hans sono più che semplici ex compagni di squadra; abbiamo condiviso vacanze e sono certo che il nostro legame durerà ben oltre la fine delle nostre carriere.” Un tributo sincero a due figure chiave del suo percorso all’Atalanta, con cui ha condiviso innumerevoli battaglie sul campo.
L’impronta indelebile di Gasperini su Gosens
Il discorso si è poi spostato su Gian Piero Gasperini, oggi alla guida della Roma, e sui suoi metodi di allenamento notoriamente intensi. Alla vista di immagini di giocatori stremati dopo una seduta del tecnico, Gosens ha rivissuto le proprie esperienze. “Mi tornano in mente le fatiche incredibili dei ritiri con lui,” ha raccontato, “anche a distanza di cinque anni, sento ancora quella stanchezza nelle gambe. Ricordo la prima volta: ero così esausto che a malapena riuscivo a mangiare la sera, e andavo subito a dormire sperando di recuperare per il giorno dopo. Non credo abbia cambiato il suo approccio; è semplicemente il suo modo di preparare la squadra.”
Un tecnico che cambia le carriere
L’influenza di Gasperini sulla carriera di Gosens è stata, a detta del giocatore, immensa. “Gli devo davvero tanto,” ha dichiarato con enfasi, “mi ha trasformato nel calciatore che sono oggi. È un allenatore eccezionale, uno dei pochi capaci di dare alla propria squadra un’identità inconfondibile, riconoscibile ovunque. La sua impronta è preziosa e unica. Sarò sempre grato per tutto ciò che mi ha insegnato.” Gosens ha anche espresso l’augurio che Gasperini possa ottenere grandi successi con la Roma, pur sottolineando la naturale rivalità sportiva che li vedrà contrapposti.