Il ricordo di Magrin per Perico: maestro di vita e capitano esemplare
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Il ricordo di Magrin per Perico: maestro di vita e capitano esemplare

Marino Magrin ricorda Eugenio Perico, suo capitano all’Atalanta. Un maestro di vita e un esempio di rigore e umanità, dentro e fuori dal campo. Ecco il suo commosso racconto.

La scomparsa di Eugenio Perico, storico capitano dell’Atalanta, ha lasciato un vuoto nel mondo nerazzurro. A ricordarlo con parole toccanti è Marino Magrin, ex centrocampista che in Perico ha trovato non solo un compagno di squadra, ma una vera e propria guida. Attraverso un’intervista, Magrin ha delineato il ritratto di un uomo che è stato per lui un punto di riferimento fondamentale, sia dal punto di vista professionale che umano.

Un capitano e una guida in campo

Per Marino Magrin, che avrebbe poi ereditato la fascia di capitano, l’esempio di Eugenio Perico è stato un insegnamento prezioso. Magrin lo descrive come un leader capace di interpretare le diverse fasi di una partita, sapendo riconoscere i momenti in cui era necessario allentare la tensione e quelli in cui, al contrario, bisognava mantenere la massima concentrazione. La sua influenza si estendeva anche ai dettagli più pratici, come la scelta dei tacchetti più adatti prima di una gara, un aspetto in cui Perico era considerato un vero esperto e al quale lo stesso Magrin si affidava per un consiglio.

Fede e umanità: l’uomo oltre il calciatore

Oltre al ruolo di guida tecnica, ciò che ha colpito profondamente Magrin è stata la dimensione umana e spirituale di Perico. In una intervista per l’Eco di Bergamo, l’ex centrocampista ha raccontato la profonda fede del suo capitano, vissuta con un rigore e una coerenza esemplari. Un aneddoto significativo riguarda le trasferte: quando la squadra alloggiava lontano da una chiesa, Perico non esitava a prendere un taxi la domenica mattina per poter assistere alla Messa. Questo rigore morale, tuttavia, si accompagnava a una grande dolcezza, lasciando in chi lo ha conosciuto il ricordo di una persona speciale, un “maestro di vita” che ha insegnato come per guidare gli altri sia indispensabile prima di tutto essere esigenti con se stessi.