L’ex Atalanta nei guai Livaja: presunta lite con una guardia nel ritiro sloveno

L’ex attaccante dell’Atalanta Marko Livaja è al centro di una nuova controversia durante il ritiro dell’Hajduk Spalato in Slovenia. Un alterco con una guardia giurata ha scatenato un’indagine e la ferma difesa del club croato, che parla di montatura.

Un nome che risuona ancora tra i corridoi del calcio italiano, in particolare per i tifosi dell’Atalanta, è quello di Marko Livaja. L’ex attaccante nerazzurro, noto per il suo talento cristallino quanto per un carattere spesso indomito, si trova nuovamente al centro di un episodio controverso. Le dichiarazioni del suo attuale club, l’Hajduk Spalato, gettano luce su un alterco avvenuto durante il ritiro estivo in Slovenia, un evento che ha rapidamente catturato l’attenzione mediatica e sollevato interrogativi sulla dinamica dei fatti.

L’incidente nel ritiro sloveno

La vicenda si è sviluppata nelle vicinanze del lago di Bled, in Slovenia, durante il ritiro precampionato dell’Hajduk Spalato. Secondo le ricostruzioni, un gruppo di calciatori, dopo aver lasciato un locale notturno, sarebbe stato avvicinato da guardie giurate incaricate di mantenere l’ordine pubblico. La situazione sarebbe degenerata quando gli agenti di sicurezza avrebbero intimato ai giocatori di abbassare il volume della musica, accusandoli di disturbo alla quiete. Il culmine si sarebbe raggiunto con un presunto colpo inferto a Dominik Prpic, giovane compagno di squadra di Livaja. A quel punto, il capitano dell’Hajduk sarebbe intervenuto per difendere il compagno, innescando una colluttazione che ha acceso i riflettori sull’accaduto.

La ferma difesa dell’Hajduk Spalato

La reazione del club croato non si è fatta attendere. Inizialmente, la società aveva smentito l’accaduto, ma successive verifiche hanno confermato almeno in parte i contorni della vicenda. L’Hajduk Spalato ha preso una posizione decisa a difesa del proprio giocatore, annunciando l’intenzione di fare piena chiarezza sull’episodio, anche a livello legale. Un aspetto particolarmente delicato emerso dalle indagini preliminari riguarda la presunta richiesta economica, quantificata in circa cinquemila euro, avanzata da una delle guardie per evitare la diffusione pubblica dell’incidente. Il club ha reagito con fermezza a questa accusa, definendola una montatura e minacciando azioni legali.

Le parole del legale e il profilo di Livaja

L’avvocato dell’Hajduk Spalato, Ljubo Pavasovic Viskovic, ha espresso la posizione del club con chiarezza, sottolineando come la notorietà di Livaja tenda ad amplificare ogni episodio che lo vede coinvolto. «Il problema è che riguarda Marko Livaja: ogni volta che è coinvolto, la cosa diventa notizia», ha affermato il legale, aggiungendo: «Non crediamo ci sia stato nulla di grave o che giustifichi questo clamore. Semmai, le guardie sembrano aver cercato lo scontro e la visibilità». Le autorità slovene hanno confermato l’apertura di un’indagine su due persone sospettate di reato, senza però fornire dettagli sui nomi. La società di sicurezza coinvolta ha dichiarato che una sua guardia è rimasta ferita, ma non intende sporgere denuncia. Nonostante una carriera costellata da momenti di grande classe e altrettanti episodi controversi, un tratto ben noto anche ai tempi della sua militanza nell’Atalanta, Livaja continua a essere considerato una figura centrale e un simbolo per l’Hajduk Spalato, che ribadisce la sua fiducia nel giocatore: «Siamo tranquilli e fiduciosi che si dimostrerà che i nostri tesserati non hanno fatto nulla di illegale».