Un’ombra di incertezza ha avvolto il futuro di Ademola Lookman, attaccante dell’Atalanta, ma le dichiarazioni del commissario tecnico della Nigeria, Eric Chelle, hanno riacceso i riflettori sul talento del giocatore. In vista dell’imminente sfida di qualificazione mondiale contro il Ruanda, Chelle ha espresso una fiducia incondizionata, sottolineando l’importanza cruciale di Lookman per la sua nazionale, nonostante le turbolenze che hanno caratterizzato la sua estate con il club bergamasco.
La fiducia incrollabile del CT Chelle
Il CT Chelle non ha esitato a difendere la sua scelta di convocare Lookman, anche a fronte delle difficoltà. “Come potrei mai stilare una lista senza includere il nostro miglior giocatore africano?” ha affermato con decisione. “Non riesco proprio a immaginare la Nigeria senza di lui. Sarà mia facoltà decidere il suo minutaggio, che sia di 5, 10, 15 o 60 minuti, ma la mia fiducia in Ademola è totale e profonda”. Parole che suonano come un’investitura, un segnale forte di supporto in un momento delicato per l’attaccante.
Le tensioni con l’Atalanta e l’assenza dal campo
La situazione di Lookman con l’Atalanta è stata complessa. L’attaccante non ha disputato una gara ufficiale dal 25 maggio, data dell’incontro con il Parma. Le settimane successive sono state segnate da tensioni, alimentate dal suo desiderio di un trasferimento all’Inter. Questo ha portato a due settimane di assenza non giustificata, seguite da un periodo di allenamenti individuali presso il centro sportivo di Zingonia, lontano dal gruppo squadra. Una fase di stallo che ha sollevato interrogativi sulla sua condizione e sul suo futuro.
Il Ruanda come banco di prova per Lookman
La partita contro il Ruanda, in programma alle ore 18 italiane, assume quindi un doppio significato. Non è solo un appuntamento cruciale per la Nigeria, che cerca punti fondamentali per la qualificazione mondiale, ma rappresenta anche un banco di prova significativo per Lookman. Sarà l’occasione per l’attaccante di dimostrare la sua condizione fisica e mentale, un passo essenziale per ritrovare la continuità di gioco e, forse, per ricucire i rapporti con l’ambiente che lo circonda, sia a livello di nazionale che, indirettamente, di club.
