La storia di Massimo Donati è un viaggio emozionante nel mondo del calcio, iniziato nei campi di San Vito al Tagliamento e culminato nei grandi stadi europei. Un percorso che ha visto l’Atalanta come tappa fondamentale, una squadra che ha sempre creduto nei giovani talenti e che ha permesso a Donati di crescere sia come calciatore che come persona.
Donati e l’esordio tra i grandi con la Dea
Massimo Donati ha mosso i primi passi nel calcio nei settori giovanili del Sedegliano, dell’Ancona Udine e del Donatello Calcio. Tuttavia, è stato l’approdo all’Atalanta a segnare una svolta decisiva nella sua carriera. Con l’allenatore Bortolo Mutti, Donati ha esordito in Serie B nella stagione 1999-2000, contribuendo alla promozione in Serie A della squadra bergamasca. La sua determinazione e la fame di successo lo hanno portato a essere inserito nella lista dei migliori giovani calciatori stilata da Don Balón.
Il sogno Milan e l’esperienza in prestito
Il sogno di Donati di indossare la maglia del Milan si è realizzato nel 2001, quando il club rossonero ha acquistato il suo cartellino. Nonostante le difficoltà di trovare spazio in una squadra ricca di campioni, Donati ha vissuto l’esperienza con entusiasmo, condividendo lo spogliatoio con giocatori di altissimo livello. Dopo il Milan, ha intrapreso un lungo viaggio in prestito tra Parma, Torino, Sampdoria, Messina e nuovamente Atalanta, dove ha maturato ulteriormente le sue qualità.
L’apice al Celtic e le esperienze successive
Il trasferimento al Celtic nel 2007 ha rappresentato uno dei momenti più alti della carriera di Donati. Segnare al Celtic Park in Champions League è stato un sogno diventato realtà. L’esperienza scozzese gli ha insegnato un modo diverso di vivere il calcio, più focalizzato sulla partita e meno sulle pressioni esterne. Successivamente, Donati ha continuato la sua carriera tra Bari, Palermo, Verona e altre esperienze estere, sempre con la stessa passione e determinazione.