Paolo Nicolato, navigato conoscitore del calcio giovanile italiano e attuale CT della Lettonia, ha espresso parole di grande stima per Raoul Bellanova, esterno dell’Atalanta. Le dichiarazioni di Nicolato, rilasciate a Ultimouomo.it, offrono una prospettiva privilegiata sul talento del giocatore, già ammirato in passato con le maglie di Cagliari, Inter e Torino.
Forza fisica e legame umano: il ritratto di Bellanova
Nicolato non ha esitato a definire Bellanova come un atleta fuori dal comune: «Non abbiamo mai avuto abbondanza di alternative sulla fascia destra nelle annate ’99 e 2000, ma in Bellanova ho trovato qualità atletiche fuori dal comune. È probabilmente uno dei calciatori fisicamente più impressionanti che ho avuto il piacere di allenare, insieme a Davide Frattesi, altro giocatore con una grande potenza muscolare e rapidità». Parole che sottolineano la straordinaria forza fisica del giocatore, un elemento chiave nel suo gioco.
Un rapporto speciale: fiducia e dedizione
Al di là delle qualità atletiche, Nicolato ha evidenziato il forte legame umano instaurato con Bellanova nel corso degli anni: «Raoul è un ragazzo che se sente fiducia, si dedica completamente alla causa, proprio come Frattesi e Scamacca. Sono quei profili che ho sempre voluto al mio fianco perché li sentivo vicini umanamente. Abbiamo condiviso insieme un percorso lunghissimo, quattro-cinque anni che restano indelebili». Un rapporto basato sulla fiducia reciproca, che ha permesso a Bellanova di esprimere al meglio il suo potenziale.
Il ruolo ideale: esterno a tutta fascia
Secondo Nicolato, il ruolo ideale per Bellanova è quello di esterno a tutta fascia in un centrocampo a cinque: «Credo che dia il meglio di sé quando gioca come esterno a tutta fascia in un centrocampo a cinque. Ha bisogno di libertà, deve poter sfruttare le sue accelerazioni. Giocare in una difesa a quattro richiederebbe un’attenzione tattica superiore, rischiando di limitare proprio quella sua grande voglia di attaccare e spingere».