Gennaro Scarlato, ex calciatore del Napoli e attuale allenatore, ha acceso i riflettori sul talento giovanile nel calcio italiano, sottolineando come spesso i migliori prospetti siano costretti a cercare fortuna all’estero a causa di una mentalità, a suo dire, troppo arretrata. Durante un intervento al programma radiofonico “1 Football Club” su 1 Station Radio, Scarlato ha elogiato il lavoro di club come l’Atalanta nell’individuare e lanciare giovani promesse, portando ad esempio il caso del figlio di Inacio Pià, Samuele.
Il talento di Inacio Pià e il modello Atalanta
Scarlato non ha esitato a definire il figlio di Pià un vero e proprio “fenomeno”. Secondo l’ex difensore, il giovane calciatore, ora in forza al Borussia Dortmund, ha bruciato le tappe, giocando sotto età e partecipando al Mondiale per club. “Il punto è che i giovani ci sono, grazie a club come Atalanta ed Empoli che li lanciano”, ha affermato Scarlato, evidenziando come queste società sappiano dare fiducia ai talenti, a differenza di quanto accade in altre realtà, soprattutto nel Sud Italia.
La difficoltà di emergere nel Sud Italia
Scarlato ha espresso il suo rammarico per la difficoltà che i giovani talenti incontrano nell’emergere, in particolare nel Sud Italia, citando Napoli come esempio. “Purtroppo, soprattutto al Sud – penso a Napoli – è dura emergere”, ha dichiarato. Secondo l’allenatore, il livello si è alzato notevolmente e per passare dalla Primavera alla prima squadra del Napoli sono necessarie qualità eccezionali. Questa situazione spinge molti giovani a cercare opportunità all’estero, dove la fiducia nei loro confronti è maggiore.