Il Gewiss Stadium di Bergamo si prepara a vivere una serata di grande calcio internazionale. La città è stata scelta per ospitare l’incontro cruciale tra Italia ed Estonia, valido per le qualificazioni ai Mondiali del 2026. Un evento che vedrà Bergamo al centro dell’attenzione calcistica mondiale, con gli occhi puntati sullo stadio e sulla passione dei suoi tifosi.
Gewiss Stadium: un gioiello pronto per la sfida mondiale
Il Gewiss Stadium è stato oggetto di un’attenta ispezione da parte di una delegazione di FIGC e UEFA. L’obiettivo? Verificare che tutto sia pronto per accogliere al meglio la Nazionale italiana e garantire uno spettacolo di altissimo livello. I controlli hanno riguardato diversi aspetti, dalla biglietteria all’hospitality, dalla sicurezza alla gestione degli spazi media e marketing. Un’attenzione particolare è stata dedicata alle aree dedicate ai broadcaster e alle strutture di comunicazione, per assicurare una trasmissione ottimale dell’evento a livello internazionale.
Lavori in corso per un terreno di gioco impeccabile
Mentre la macchina organizzativa è in pieno fermento, il Gewiss Stadium è interessato da importanti lavori di rinnovamento del terreno di gioco. L’obiettivo è quello di presentare un campo in perfette condizioni per la sfida tra Italia ed Estonia. Andrea Fabris, Direttore Generale Area Corporate dell’Atalanta, e Marco Semprini, Segretario Generale del club nerazzurro, insieme con Irma Sanzone, Head of Match Operations FIGC, hanno guidato la delegazione durante il sopralluogo, illustrando i progressi dei lavori e le misure adottate per garantire un’esperienza di livello internazionale a tutti gli spettatori e gli operatori.
Bergamo: città azzurra nel cuore della Lombardia
Bergamo si conferma ancora una volta una piazza importante per il calcio italiano, pronta a sostenere gli azzurri in una partita fondamentale per la qualificazione ai prossimi Mondiali. L’entusiasmo è palpabile e la città si sta preparando ad accogliere i tifosi con il calore e la passione che la contraddistinguono. Dopo i sopralluoghi tecnici, l’attesa è tutta per il calcio giocato, con l’Italia che torna a Bergamo con la voglia di conquistare una vittoria decisiva per la corsa al Mondiale del 2026.