L’eco delle parole di Francesco Totti risuona nel mondo del calcio, portando una ventata di calma sull’approdo di Gian Piero Gasperini alla Roma. In un contesto informale, durante l’evento benefico “Operazione Nostalgia” a Parma, l’ex capitano giallorosso ha espresso le sue riserve, gettando un’ombra di dubbio sulla compatibilità tra il tecnico piemontese e l’ambiente capitolino. Un parere autorevole, il suo, che merita un’analisi approfondita.
Le perplessità di Totti: un ambiente che “richiede qualcosa in più”
Totti non ha nascosto le sue perplessità, sottolineando come allenare la Roma sia una sfida ben diversa da altre piazze. “Per giudicare, aspettiamo. Allenare la Roma non è semplice, ci vuole grande personalità”, ha affermato, evidenziando come la pressione e le aspettative nella capitale siano un fattore determinante. L’ex numero 10 ha poi aggiunto: “Non so se essere fiducioso o no, Gasperini va valutato. Dovrà essere bravo a imporsi”, ribadendo una linea prudente già espressa in passato.
Le riserve di Totti non riguardano le doti tecniche di Gasperini, ma piuttosto la sua capacità di adattarsi a un contesto particolare. “È un buon allenatore, ma non mi fa impazzire. Io non riuscirei mai a giocare a tutto campo come chiede lui”, aveva dichiarato in precedenza, riferendosi allo stile di gioco propositivo e ad alta intensità che ha caratterizzato l’Atalanta. Un modulo che, secondo Totti, potrebbe non essere ideale per la Roma.
L’ex capitano giallorosso ha sempre manifestato una preferenza per profili diversi, come De Zerbi, Ancelotti o Conte, considerati più adatti per esperienza e carisma alla piazza romana. “Allenare la Roma richiede qualcosa in più. Non è solo questione di tattica, ma di gestione, di testa, di pressione. Chi arriva deve saper reggere tutto questo”, ha ribadito con fermezza.
