Lorenzo Riccio, giovane centrocampista di proprietà dell’Atalanta e attualmente impegnato con la Nazionale Italiana Under 20 ai Mondiali in Cile, ha recentemente condiviso le sue riflessioni in vista dell’imminente sfida contro gli Stati Uniti d’America. Le sue dichiarazioni, diffuse questa mattina attraverso il sito della FIGC, hanno toccato temi importanti come il senso di appartenenza alla maglia azzurra, l’emozione di partecipare a un torneo mondiale, i suoi modelli di riferimento nel calcio e un ricordo significativo legato ai suoi primi passi nelle Nazionali giovanili.
L’orgoglio azzurro e l’esperienza mondiale
Il percorso con le Nazionali Giovanili ha instillato in Riccio un profondo senso di appartenenza e la consapevolezza dell’importanza di rappresentare l’Italia: “La maglia azzurra è sempre un sogno. Fare tutta la trafila delle Nazionali Giovanili mi ha fatto capire il senso di appartenenza e l’importanza di rappresentare l’Italia”. Poi ha aggiunto: “Giocare un Mondiale è qualcosa di speciale. Un’esperienza che mi porterò dentro per tutta la vita. C’è un grande gruppo, unito, e questo conta tantissimo per arrivare in fondo. Ci crediamo”.
Modelli e ispirazioni: da Ederson a CR7
Nel corso dell’intervista, Riccio ha rivelato quali siano le figure che lo ispirano nel suo percorso calcistico. Per quanto riguarda il suo club, l’Atalanta, e il suo ruolo in campo, il suo punto di riferimento è Ederson, che descrive come “un calciatore completo”. In ambito Nazionale, invece, Riccio ammira Sandro Tonali, riconoscendogli una combinazione esemplare di “qualità tecniche e carattere”. Tuttavia il suo idolo assoluto è Cristiano Ronaldo, la cui etica professionale rappresenta per il giovane centrocampista un esempio da seguire costantemente.
Il ricordo indelebile dell’esordio Under 17
Tra i numerosi momenti vissuti con le Nazionali giovanili, Riccio ha scelto di condividere un ricordo particolarmente significativo: l’esordio con l’Italia Under 17. Quella partita, disputata contro la temibile Spagna, ricca di giovani talenti, è rimasta impressa nella sua memoria. Riccio ha descritto come “bellissima” l’emozione di confrontarsi direttamente con calciatori del calibro di Lamine Yamal e Pau Cubarsí. Questa esperienza, ha spiegato, gli ha permesso di rendersi conto del potenziale di crescita personale e professionale che si può acquisire misurandosi con avversari di alto livello fin dalle categorie giovanili, un confronto che stimola a migliorare continuamente.
