Atalanta, la crisi offensiva continua: zero gol in quattro delle ultime sei partite

Il ko di domenica contro la Fiorentina ha fatto riemergere i problemi in attacco della squadra di Gasperini, complice anche il tridente ancora una volta rivoluzionato.

L’Atalanta, una delle squadre più prolifiche della Serie A, sta attraversando un periodo di crisi offensiva che ha sorpreso tifosi e addetti ai lavori. La recente sconfitta per 1-0 contro la Fiorentina ha messo in luce un attacco spuntato e privo di mordente, una situazione che non si vedeva da tempo sotto la guida di Gian Piero Gasperini.

Un attacco in crisi

Nonostante l’Atalanta sia il secondo miglior attacco del campionato con 63 gol, le ultime prestazioni hanno evidenziato un calo preoccupante. In quattro delle ultime sei partite, la squadra non è riuscita a segnare, un dato che rappresenta un chiaro campanello d’allarme. La mancanza di concretezza e la prevedibilità delle azioni offensive sono diventate un problema evidente.

Gestione dei cambi e scelte tattiche

Un altro aspetto critico è la gestione dei cambi da parte di Gasperini. Le sostituzioni frequenti e per alcuni inspiegabili hanno contribuito a un attacco sempre più ingarbugliato. La scelta di togliere giocatori chiave come Retegui e Lookman, che insieme hanno segnato 35 gol, è stata particolarmente discutibile. Questo approccio ha portato a un attacco privo di pericolosità e a un nervosismo crescente tra i giocatori, dimostrato dalla reazione dell’argentino al momento del cambio nella gara del Franchi.

La fine di una striscia positiva

La sconfitta contro la Fiorentina ha anche segnato la fine di una striscia positiva in trasferta che durava da 153 giorni. L’Atalanta non perdeva lontano da casa dal pesante 4-0 contro l’Inter a fine agosto. Con trasferte impegnative contro Milan, Monza e Genoa all’orizzonte, la squadra deve ritrovare rapidamente idee e gol per non compromettere la corsa europea.