Adani: “Il dolore non ha categorie, la vita vale per tutti”

L’opinionista ed ex calciatore critica la decisione della Lega Serie A di non rinviare Lecce-Atalanta dopo la morte del fisioterapista Graziano Fiorita.

Nel mondo del calcio, ci sono momenti in cui le partite dovrebbero fermarsi per lasciare spazio all’umanità. Questo è il messaggio forte e chiaro lanciato da Lele Adani durante una puntata di “Viva el Futbol”. L’ex difensore ha criticato la decisione della Lega Serie A di non rinviare la partita tra Atalanta e Lecce, nonostante la recente scomparsa del fisioterapista del Lecce, Graziano Fiorita.

Il peso del dolore

Graziano Fiorita era una figura centrale per il Lecce, non solo per il suo ruolo professionale, ma anche come elemento di coesione all’interno della squadra. La sua morte improvvisa ha lasciato un vuoto profondo, e Adani ha sottolineato come la squadra non abbia avuto il tempo di elaborare il lutto. “Non si protegge la correttezza sportiva ignorando il dolore umano”, ha dichiarato Adani, criticando la scelta di far giocare comunque la partita.

La regolarità del campionato

La Lega Calcio ha giustificato la sua decisione con la necessità di mantenere la regolarità del campionato. Tuttavia, Adani ha contestato questa motivazione, evidenziando come il rinvio della partita avrebbe potuto causare problemi di calendario, ma che ciò non giustifica la mancanza di rispetto per il dolore umano. “Il Lecce è stato sacrificato per non infastidire le grandi società”, ha affermato, sottolineando un presunto doppio standard nel trattamento delle squadre.

Il messaggio di uguaglianza di Adani

Concludendo il suo intervento, Adani ha lanciato un messaggio potente: “Non possono esistere morti di Serie A e morti di Serie B. La vita ha lo stesso valore per tutti, indipendentemente dal blasone della squadra”. Le sue parole invitano a una riflessione profonda sulle priorità del calcio italiano, spesso troppo concentrato sugli interessi economici e competitivi a scapito dei valori umani fondamentali.