Sulemana all’Atalanta: il “Neymar del Ghana” ritrova Juric

Kamaldeen Sulemana sbarca a Bergamo: l’Atalanta accoglie il “Neymar del Ghana”. Un talento grezzo ma esplosivo, pronto a maturare sotto la guida di Juric, che lo ha già conosciuto in Premier League.

Il calciomercato estivo dell’Atalanta si accende con un colpo di prospettiva e potenziale: Kamaldeen Sulemana, l’esterno ghanese classe 2002, soprannominato il “Neymar del Ghana”, è sbarcato a Bergamo per iniziare la sua avventura con la maglia nerazzurra. Dopo un percorso internazionale che lo ha visto protagonista in Danimarca, Francia e Inghilterra, il giovane talento è pronto a mettersi a disposizione di Ivan Juric, l’allenatore che lo ha già incrociato e apprezzato durante la sua esperienza al Southampton in cui ha giocato 18 partite segnando due gol.

Sulemana, dal Ghana all’Europa

Kamaldeen Sulemana incarna una fusione unica tra l’istinto puro del calcio africano e la disciplina tattica acquisita nei campionati europei. La sua formazione calcistica ha avuto inizio nella prestigiosa Right to Dream Academy in Ghana, un trampolino di lancio per molti giovani promettenti. A soli diciotto anni, il suo talento lo ha portato in Danimarca, al Nordsjaelland, dove ha subito lasciato il segno con quattordici reti in quarantatré presenze, attirando l’attenzione dei club maggiori. Questo rendimento gli ha aperto le porte della Ligue 1 francese, con il trasferimento al Rennes. La sua carriera è poi proseguita con un’importante scommessa in Premier League, quando nell’inverno 2023 il Southampton ha investito venticinque milioni di euro per assicurarsi le sue prestazioni, dimostrando la grande fiducia riposta nelle sue capacità.

Tra lampi e ricerca della continuità

L’esperienza di Sulemana in Europa è stata caratterizzata da momenti di grande brillantezza alternati a periodi di discontinuità, tipici di un talento ancora in fase di maturazione. La sua prima stagione in Francia, quella del 2021/22, è stata particolarmente promettente, con ventotto partite e cinque gol che hanno evidenziato le sue qualità. Tuttavia, la stagione successiva, pur con un numero maggiore di presenze, ha mostrato un’alternanza tra giocate di alta classe e lunghe pause, segnale di un potenziale ancora da esprimere con costanza. Anche in Inghilterra, al Southampton, l’impatto non è stato immediato: nessun gol nei primi mesi e sprazzi nella stagione 2023/24, con la sua propensione al dribbling insistito e alle accelerazioni improvvise che lo rendono un giocatore imprevedibile, a volte geniale, a volte caotico.

Juric lo conosce bene

L’approdo di Kamaldeen Sulemana all’Atalanta segna un ricongiungimento significativo con Ivan Juric, l’allenatore che lo ha già avuto sotto la sua guida al Southampton. Nonostante un periodo difficile per il club inglese, Juric ha saputo cogliere il potenziale intrinseco nelle accelerazioni e nel coraggio del giovane ghanese. Sulemana stesso ha espresso la sua gratitudine e fiducia nel tecnico croato, ricordando le sue parole: “Juric ha creduto subito nelle mie qualità, anche quando non giocavo molto. Mi disse chiaramente di farmi trovare pronto, perché l’occasione sarebbe arrivata.” Questa intesa preesistente è un fattore chiave per il suo inserimento a Bergamo, dove il club nerazzurro è noto per la sua capacità di valorizzare i giovani talenti. L’arrivo del giocatore è stato documentato anche dalle immagini delle sue visite mediche, diffuse dall’Atalanta BC.

Le caratteristiche di Sulemana

Tecnicamente, Kamaldeen Sulemana è un esterno con caratteristiche peculiari: predilige partire dalla fascia sinistra per poi accentrarsi, sfruttando il suo piede destro. La sua forza risiede nel dribbling in campo aperto, nelle progressioni rapide e nelle giocate istintive che possono spaccare le partite e creare superiorità numerica in situazioni inaspettate. È un talento grezzo, a tratti disordinato, ma capace di strappi unici. A Bergamo, l’Atalanta e Juric gli chiederanno di affiancare a queste qualità innate una maggiore costanza e concretezza. Il tecnico croato cercherà di fornirgli equilibrio tattico senza soffocare la sua creatività, un bilanciamento che potrebbe essere la chiave per la sua definitiva affermazione.