L’Atalanta si conferma un modello di gestione e programmazione nel panorama calcistico italiano. Nonostante partenze eccellenti, trattative complesse e infortuni significativi, la dirigenza nerazzurra affronta il calciomercato con idee chiare e nomi precisi, dimostrando una notevole capacità di anticipare le mosse e cogliere le migliori opportunità. La Dea, con la sua proverbiale serenità, sta gestendo situazioni delicate come la ricerca di un nuovo attaccante dopo la scelta di Mateo Retegui di accasarsi all’Al Qadsiah, il futuro incerto di Ademola Lookman, corteggiato dall’Inter, e l’emergenza sulla fascia sinistra causata dal grave infortunio di Mitchel Bakker.
La ricerca del nuovo attaccante dopo il “no” di Retegui
La strategia dell’Atalanta per il reparto offensivo ha subito un’accelerazione dopo che Mateo Retegui, individuato come un obiettivo primario per rinforzare l’attacco, ha optato per i ricchi contratti proposti dall’Al Qadsiah. Questa decisione ha creato un’esigenza immediata per la società bergamasca, che si è prontamente attivata per individuare il profilo ideale. Attualmente, il nome in cima alla lista dei desideri è Tolu Arokodare, attaccante nigeriano del Genk, apprezzato per la sua imponente struttura fisica e le promettenti prospettive di crescita. Tuttavia, la dirigenza nerazzurra sta valutando attentamente anche altre opzioni di alto livello per non lasciare nulla al caso. Tra i nomi che continuano a circolare con insistenza figurano il giovane talento Daghim del Salisburgo, l’esperto Beto dell’Everton, e persino Giacomo Raspadori, la cui posizione al Napoli sembra essere in discussione.
Il futuro di Lookman: Inter all’assalto per 50 milioni
Un altro fronte caldo che tiene banco nel calciomercato dell’Atalanta riguarda il futuro di Ademola Lookman, la cui permanenza a Bergamo è ancora in bilico. L’Inter ha manifestato un forte interesse per l’attaccante nigeriano ed è pronta a migliorare la propria offerta economica per convincere la Dea a cedere il suo gioiello. La valutazione che il club nerazzurro attribuisce a Lookman si aggira intorno ai 50 milioni di euro, una cifra che testimonia l’importanza del giocatore per la squadra e la sua crescita esponenziale. La trattativa tra le due società è viva e si prevede che nelle prossime ore possano arrivare sviluppi significativi.
Emergenza fascia sinistra: il nodo Moreira e le alternative
La corsia sinistra dell’Atalanta si trova ad affrontare una situazione di emergenza a seguito del grave infortunio al ginocchio che ha colpito Mitchel Bakker, costringendolo a un lungo stop di circa sei mesi. Questo imprevisto ha complicato i piani della società, che ora deve intervenire sul mercato per trovare un sostituto all’altezza. L’obiettivo numero uno per rinforzare la fascia è Diego Moreira dello Strasburgo, un giovane talento che ha attirato l’attenzione della dirigenza bergamasca. Tuttavia, il Chelsea, proprietario del cartellino del giocatore, sta mantenendo una valutazione molto elevata, che si aggira intorno ai 30 milioni di euro, rendendo l’operazione complessa. L’Atalanta sta studiando attentamente la soluzione migliore per superare questo ostacolo, valutando con la consueta meticolosità anche diverse alternative. La capacità di adattamento e la ricerca di opportunità sono elementi chiave nella strategia del club, che mira a trovare il giusto equilibrio tra qualità e sostenibilità economica per ogni operazione di mercato.
La filosofia Atalanta: programmazione e pragmatismo
Il segreto del successo dell’Atalanta nel calciomercato risiede nella sua inconfondibile filosofia di gestione, improntata al pragmatismo e alla programmazione. La dirigenza, sotto la guida di Percassi e Pagliuca, ha dimostrato una straordinaria capacità di anticipare i problemi e di trasformare le partenze eccellenti in nuove opportunità di crescita. I precedenti parlano chiaro: l’addio di Romero è stato tamponato con l’arrivo di Demiral, la cessione di Koopmeiners è stata coperta dall’esplosione di Ederson, e gli addii di Boga e Hojlund hanno aperto la strada all’arrivo di Scamacca e De Ketelaere. Questa mentalità permette alla Dea di affrontare il mercato senza fretta, sapendo che la strategia e la visione a lungo termine contano più delle emergenze immediate.