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Corrado Colombo: “Atalanta un’incognita, Napoli favorita per lo scudetto”

L’ex attaccante Corrado Colombo, cresciuto a Zingonia, analizza il futuro dell’Atalanta e il campionato di Serie A, indicando le favorite e offrendo preziosi consigli ai giovani talenti.

Corrado Colombo, figura storica del calcio italiano e profondo conoscitore dell’Atalanta, ha recentemente condiviso le sue riflessioni sul panorama calcistico attuale e sul futuro della Dea. Cresciuto nel vivaio nerazzurro fin dall’età di nove anni e protagonista in prima squadra, le sue parole offrono una prospettiva unica, intrisa di esperienza e attaccamento ai colori bergamaschi.

Il legame indissolubile con il settore giovanile dell’Atalanta

L’ex attaccante ha espresso un profondo legame con il settore giovanile dell’Atalanta, definendo quel periodo come il più significativo della sua formazione. Ha ricordato gli insegnamenti ricevuti, affermando: ‘Gli anni trascorsi nel vivaio sono stati fondamentali, lì ho imparato non solo a giocare, ma anche a comportarmi, grazie a maestri come Raffaello Bonifaccio’. Colombo ha evidenziato l’importanza di figure come Mino Favini, capaci di credere nei ragazzi e di attenderne la maturazione, un approccio che, a suo dire, l’Atalanta continua a mantenere grazie a figure come Samaden e Finardi.

I successi in Primavera e le tappe di una carriera

La sua carriera è stata costellata di successi, tra cui la conquista dello scudetto con la Primavera dell’Atalanta, un traguardo raggiunto grazie a prestazioni decisive in semifinale e finale. Colombo ha rievocato con affetto quei momenti, sottolineando il forte legame con i compagni e gli allenatori, in particolare Giovanni Vavassori. Ha inoltre menzionato il gol in rovesciata contro la Juventus in Coppa Italia nel gennaio 2002, un episodio che ancora oggi risuona nella memoria dei tifosi, sebbene i ricordi più cari restino legati alla sua crescita nel vivaio. Dopo l’esperienza bergamasca, ha militato in Serie B con Bortolo Mutti nella stagione 1998/99 e in Serie A con Giovanni Vavassori nella stagione 2001/02, per poi approdare all’Inter, esordendo in Serie A l’1 ottobre 2000 contro la Reggina. La sua carriera lo ha visto protagonista anche con il Livorno, dove un suo gol ha deciso una sfida contro il Milan, e con il Bari, con cui ha vinto il campionato di Serie B nella stagione 2008/09 sotto la guida di Antonio Conte.

Le sfide personali e i consigli per i giovani talenti

Nonostante una carriera ricca di oltre cento reti ufficiali, Colombo ha ammesso che il suo limite maggiore è stato di natura caratteriale. Ha riflettuto su come l’aspetto mentale abbia talvolta frenato il suo percorso, sottolineando l’importanza di personalità, intelligenza e costanza nel mondo del calcio professionistico. ‘Ai giovani dico sempre che il calcio è uno sport di squadra, ma prima di tutto individuale: serve concentrazione costante e professionalità’, ha dichiarato, evidenziando l’importanza della pazienza e della dedizione, valori appresi durante la sua adolescenza a Zingonia, tra momenti di crescita e difficoltà fisiche.

L’Atalanta in Serie A: crescita e incognite

Passando all’analisi della Serie A, Corrado Colombo ha riconosciuto la crescita costante dell’Atalanta negli ultimi dieci anni sotto la gestione Percassi, posizionandola tra le migliori società italiane. Ha elogiato il lavoro svolto da Gian Piero Gasperini, che ha saputo valorizzare i giovani e portare la squadra a livelli inaspettati. Tuttavia, l’ex attaccante ha espresso una certa incertezza riguardo al prossimo passo per competere fino in fondo per lo scudetto, affermando: ‘Per il campionato, vedo il Napoli in pole position, mentre l’Atalanta rappresenta un’incognita, specialmente con la situazione legata a Juric’.

La corsa scudetto e le favorite

Riguardo alla lotta per il titolo, Colombo ha indicato il Napoli di Antonio Conte come una delle principali favorite, sottolineando la mentalità vincente che l’allenatore porta con sé. Ha definito l’Inter come un’incognita a causa dei cambiamenti, mentre ha visto il Milan come un possibile outsider, avvantaggiato dall’assenza di impegni europei. Non ha escluso la Juventus di Massimiliano Allegri, un tecnico che, a suo dire, è un vincente e può sempre creare problemi alle avversarie.