Il calciomercato è un crocevia di sogni realizzati e occasioni sfumate, e la storia di Domenico Berardi con l’Atalanta rientra pienamente in quest’ultima categoria. L’attaccante calabrese, simbolo indiscusso del Sassuolo, ha siglato un nuovo accordo che lo lega ai neroverdi fino al 2029, chiudendo di fatto un capitolo di lunghe e complesse trattative che lo avevano visto più volte a un passo dal vestire la maglia della Dea. Per anni, il suo nome è stato un tormentone per i tifosi atalantini, desiderosi di vederlo approdare a Bergamo per rinforzare un reparto offensivo già di per sé temibile.
Un corteggiamento lungo anni: Berardi e l’Atalanta
L’interesse dell’Atalanta per Domenico Berardi non è stato un fuoco di paglia, ma un vero e proprio corteggiamento durato diverse sessioni di mercato. La dirigenza nerazzurra aveva individuato nel talentuoso esterno il profilo ideale per arricchire il proprio gioco verticale, apprezzandone la capacità di garantire un contributo significativo in termini di gol, assist e quella dose di imprevedibilità sulla fascia destra che Gasperini ricercava costantemente. In almeno due occasioni distinte, la Dea si era spinta molto avanti nelle negoziazioni, arrivando a sfiorare l’intesa per il trasferimento del giocatore a Bergamo. Le discussioni con il Sassuolo erano state avviate con una certa apertura da parte del club emiliano, ma l’accordo definitivo non si è mai concretizzato, lasciando l’amaro in bocca a entrambe le parti.
Le ragioni di un mancato matrimonio calcistico
Nonostante il forte interesse dell’Atalanta e, a quanto pare, anche una certa propensione dello stesso Berardi a valutare un cambio di scenario, affascinato dall’opportunità di calcare i palcoscenici europei sotto la guida di Gian Piero Gasperini, il trasferimento non si è mai concretizzato. Diverse le ipotesi dietro questi ripetuti fallimenti. Talvolta, le trattative sono sfumate all’ultimo istante, forse per dettagli economici non risolti o per una richiesta ritenuta eccessiva da parte del Sassuolo. Altre volte, potrebbe essere stata la stessa volontà del calciatore a prevalere, quella di rimanere nel club dove è cresciuto e diventato un’icona. Berardi, con le sue oltre 400 presenze, 148 gol e 110 assist, è il miglior marcatore nella storia del Sassuolo, un esempio di fedeltà e attaccamento ai colori neroverdi, come sottolineato dal club emiliano stesso. Questo legame profondo ha sempre rappresentato un ostacolo significativo per qualsiasi pretendente, inclusa l’Atalanta, che ha dovuto alla fine rinunciare al suo sogno di mercato.